Classe 2000, Khabane Serigne Lame, detto Khaby è in continua ascesa. Da quando ha iniziato a pubblicare i primi TikTok – era arrivato da poco il Covid in Italia – non ha mai smesso di superare record. Tanto che ad oggi è il tiktoker più seguito al mondo, essendo riuscito a superare anche Charlie D’Amelio, la ballerina e tiktoker che ha tenuto lo scettro per lungo tempo. I numeri sono pazzeschi: su TikTok ha 151.1 milioni di follower e 2.5 B di ‘mi piace’, 80.5 milioni invece i follower su Instagram. Un successo incredibile: “Sono la mia faccia e le mie espressioni che fanno ridere le persone”, ha detto in un’intervista al New York Times. Persone di tutto il mondo, che riconoscono nel suo gesto – quello di allungare le braccia, come a dire ‘era così semplice’ – un’espressione in cui evidentemente si rispecchiano e che, soprattutto, non conosce confini. Anche perché Khaby non parla, affida alla gestualità e alla mimica facciale tutto il proprio successo. Non a caso c’è anche lui tra i candidati ai People’s Choice Awards 2022, i premi statunitensi che coinvolgono, oltre a quello della tv e della musica, anche il mondo del web. Gli altri candidati sono: Addison Rae, Brent Rivera, Charli D’Amelio, Bella Poarch, Mikayla Jane Nogueira, MrBeast e Noah Beck. Riuscirà Khaby a conquistare il titolo di ‘Social Star 2022’?

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Intanto il content creator continua a vivere il proprio sogno ad occhi aperti, ma sempre con umiltà, come aveva raccontato anche a TechTalk di Repubblica. “Sinceramente sto puntando a raggiungere più persone per farle divertire. Mi diverto io, si diverte il mio team. Semplicemente questo. Com’è cominciato tutto? Quando, con il primo lockdown, sono stato lasciato a casa. Facevo l’operaio in una fabbrica di Chivasso, ero già in cassa integrazione da un po’“, aveva raccontato nell’intervista risalente a un anno fa. Poi aveva spiegato: “Io sono molto carico, creativo. Sicuramente la fabbrica non era il mio ambito. Io, nei miei video, nella semplicità cerco il complesso. Cerco cose facili che la gente rende difficili e poi le semplifico. Quando ho fatto il primo video, ma in realtà ancora adesso, son contento certo. Sì ho superato Chiara Ferragni ed altri però… alla fine io mi diverto. La scelta del muto? È una lingua internazionale. Anche il gesto stesso non è stato studiato, è nato così e da lì ho continuato a farlo”.Poi Khaby – che da poco ha ottenuto la cittadinanza italiana – ha raccontato come l’Italia è diventata fin da subito il suo Paese: “Avevo 1 o forse 2 anni, sono arrivato con l’aereo. All’inizio io abitavo a Romano Canavese (Torino, ndr), poi con la mia famiglia ci siamo trasferiti a Chivasso. Sono stato nelle case popolari fino all’età di 13 anni. Mi sono divertito, sono sempre stato aiutato. Non ho mai subito razzismo perché c’era molto rispetto e protezione, ci aiutavamo sempre tra di noi. Sono sempre stato molto sorridente e solare. A scuola mi impegnavo ma non ero bravo, sono stato bocciato”. Infine Khaby aveva concluso: “Il mio sogno? Comprare una casa ai miei genitori e magari fare un film con il mio idolo, Will Smith”.

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