Botta e risposta scherzoso a “Otto e mezzo” (La7) tra Lilli Guber e il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, sulla polemica scatenata dalla diffusione di una circolare interna, firmata dal segretario generale della presidenza del Consiglio Carlo Deodato e inviata a tutti i ministri del nuovo governo di centrodestra per invitarli a usare l’appellativo ‘il Signor presidente del Consiglio’ in riferimento a Giorgia Meloni.
L’immunologa Antonella Viola ironizza: “Non credo che Giorgia Meloni abbia problemi a dire “la colf” se si tratta di una donna. Se è un uomo, lo chiamerà “il colf”. Allo stesso modo, non vedo perché dovremmo dire “il premier”. A me sembra italiano”.

Sallusti commenta: “Secondo me, Giorgia Meloni lo fa per due motivi. Il primo è che, avendo le palle, si sente uomo. È l’unica con le palle in quel mondo lì e quindi usa il maschile. Il secondo motivo è che, secondo me, Meloni vuole far arrabbiare Lilli Gruber. Non vedo un altro motivo”.
Gruber risponde sorridendo: “No, ma io non mi arrabbio manco per niente. Ho delle mie regole che sono regole sintattiche e grammaticali”.
A chiudere il dibattito è Antonella Viola: “Io non ho problemi, vuol dire che mi permetterò di chiamare Salvini ‘la signora vicepresidente del Consiglio’”.

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