Sei milioni di euro sprecati per l’acquisto di un elicottero senza gara pubblica. È l’entità della contestazione che la Procura regionale della Corte dei conti di Trento ha formulato nei confronti di una decina di amministratori e tecnici della Provincia autonoma. Si tratta di Gianfranco Cesarini Sforza, all’epoca dei fatti vicepresidente della Cassa provinciale antincendi e direttore del Dipartimento Protezione civile della Provincia, di Ivo Erler, dirigente del servizio antincendi, e dei sette componenti del consiglio di amministrazione della Cassa provinciale antincendi (il governatore Maurizio Fugatti, Daniele Biada, Flavio Clementel, Emanuele Conci, Tullio Ioppi, Franco Sadler e Claudio Soini).

La richiesta del pm contabile si basa sui risultati di un’inchiesta condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Trento, che contesta un danno erariale per il protrarsi del noleggio provvisorio di un elicottero. La vicenda ha inizio il 3 marzo 2017, quando un AW139 subisce gravi danni in occasione di un intervento di soccorso effettuato dal Nucleo elicotteri del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco in val Nambino. Per far fronte alla situazione gli amministratori avevano agito in due modi: da un lato, correttamente, avevano assicurato la continuità operativa del Nucleo elicotteri attraverso la stipula di un noleggio ponte per la temporanea sostituzione dell’elicottero incidentato. Dall’altro, però, secondo la Procura avevano fatto ricorso a “soluzioni altalenanti”, fino alla “sostituzione definitiva dell’elicottero con la scelta di acquistare direttamente, senza gara, un AW 139 e finendo così per aderire alla proposta fatta dalla stessa ditta costruttrice, la Leonardo spa, inizialmente coinvolta per un preventivo sulla riparazione dell’elicottero incidentato”.

La delibera di acquisto senza gara dell’elicottero risale al 2019 ed è stata annullata dal Tar di Trento, decisione confermata nel 2020 dal Consiglio di Stato. L’impugnazione era stata presentata da una società concorrente, Airbus Helicopters, che lamentava il mancato ricorso al mercato e a una procedura competitiva. “L’elicottero è stato considerato anche dai giudici amministrativi un bene disponibile in un mercato concorrenziale e, pertanto, soggetto alla regola comunitaria, nazionale e provinciale di obbligatorietà della gara in mancanza dei presupposti giuridici per derogarvi”, scrive la Procura. “Si è accertato inoltre che nella delibera della giunta provinciale con cui si stabilivano gli standard del servizio di soccorso con elicottero si dava atto che il Consiglio di Stato aveva annullato l’acquisto senza gara di due AW 139 (all’epoca Agusta), effettuato sempre dalla Provincia Autonoma”. Si trattava di una vicenda risalente al 2009, ma in questo modo l’amministrazione aveva “replicato una illegittimità funzionale già verificatasi in un precedente acquisto di due elicotteri”.

Dopo questi ricorsi era stata effettuata una gara per due elicotteri. Mentre Leonardo offriva l’AW 139 a 13.145.000 euro, Airbus ha vinto l’aggiudicazione al prezzo di 12.629.759 euro ciascuno. La gara è stata definita nell’aprile 2022 e non impugnata. Nel frattempo però il noleggio prolungato di un mezzo alternativo (dal costo 2,5 milioni di euro all’anno) ha comportato dal 2017 a oggi un esborso di oltre 12 milioni di euro, che potrebbero arrivare a 15 milioni, considerando il tempo richiesto per la messa a disposizione dei nuovi velivoli. La contestazione pari a sei milioni non considera tutti i costi di noleggio. “La Procura erariale ha, infatti, contestato ai soggetti citati in giudizio esclusivamente i costi del noleggio provvisorio il cui protrarsi è riconducibile alla condotta illecita del cda della Cassa, censurata dal giudice amministrativo e che ha comportato una dilatazione temporale per riportare la sostituzione del mezzo incidentato nell’alveo della legalità”. Le somme richieste a titolo di colpa grave sono diverse a seconda del grado di responsabilità: 2,2 milioni all’ingegnere Erler, un milione all’ingegnere Cesarini Sforza, 400mila euro ciascuno si componenti del cda. L’udienza si terrà il 14 giugno del prossimo anno.

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