Il fisico diventato più morbido a un anno dall’addio alle gare. La prossima avventura a Pechino Express con il marito Matteo Giunta. Il progetto di un’academy per fare crescere le generazioni future di nuotatori. Federica Pellegrini posa per ‘Grazia‘, nel numero in edicola questa settimana, e si racconta a cuore aperto alla direttrice Silvia Grilli, parlando della sua nuova vita fatta di sensazioni inaspettate e di sfide che ha intenzione di affrontare, come sempre, da campionessa. In particolare, Federica ha rivelato di com’è cambiato il suo corpo dopo aver smesso di gareggiare: “In questo primo anno ho vissuto di rendita. Il mio terrore era che il mio metabolismo cambiasse radicalmente da un giorno all’altro, invece si è adeguato molto. Facendo meno attività, anche la fame si è attenuata rispetto a prima, quindi il mio peso è rimasto lo stesso. Però un conto è allenarsi tutti i giorni, facendo palestra tre volte la settimana e acqua 10 volte, un conto è farlo due, tre volte la settimana o quando riesci. Il corpo cambia dal punto di vista muscolare”.
E ancora: “A un certo punto il mio seno ha cominciato a diventare più rotondo e mi ha spiazzata. Non facendo più palestra, non girando più le braccia in acqua (cosa che porta ad avere un pettorale molto sviluppato, portandosi via un po’ del seno naturale) dopo tre, quattro mesi dalla fine delle gare mi sono stupita: ‘Cavoli, adesso ho un seno! Incredibile!‘”. E continua dicendo: “C’è una rotondità molto diversa. In questi giorni ho voluto fare un esperimento: mi sto allenando quotidianamente per vedere se il mio fisico reagisce come una volta e quanto può cambiare in due settimane”. A proposito del progetto a favore dei giovani nuotatori al quale sta lavorando, Pellegrini ha spiegato: “Stiamo sviluppando una specie di Academy ed è il progetto che sento più mio, perché rimango nel mio ambiente. Ci sarà questo passaggio di testimone tra me e le nuove generazioni. Credo tanto nel riuscire a trasmettere la mia passione per un elemento come l’acqua e uno sport incredibile come il nuoto”.