Circa 3.500 persone, tra cui molti stranieri, si sono riunite in un capannone abbandonato in zona Cittanova. Si tratta anche di una questione di credibilità per il nuovo capo del Viminale e per l'intero governo. In passato Giorgia Meloni e il suo vice, Matteo Salvini, avevano chiesto più volte le dimissioni dell’ex ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, colpevole di non aver fermato i raduni illegali
Dopo le navi dei migranti il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, alla prova dei rave party, altro tema sul quale si misurerà la credibilità del nuovo governo, viste le battaglie passate sia di Fratelli d’Italia che, soprattutto, della Lega. Mentre il rimbombo della musica si diffonde fino al vicino casello autostradale di Modena Nord, un elicottero della polizia per gran parte del giorno sorvola l’area scelta da migliaia di giovani, arrivati da diversi Paesi europei, per festeggiare Halloween con una mega festa che il capo del Viminale aveva immediatamente promesso di sgomberare. Ma il viavai di giovani da sabato sera continua. Arrivano, parcheggiano auto e camper nell’erba, montano tende ed entrano nel grande capannone grigio di via Marino, un ex deposito agricolo abbandonato. Sono oltre 3.500 e vorrebbero restare fino a martedì.
Il ministro dell’Interno indica una linea dura, dando mandato al prefetto di Modena e al capo della polizia di adottare, raccordandosi con l’Autorità giudiziaria, ogni iniziativa per interrompere la festa e liberare l’area al più presto. Da vedere se riuscirà nell’intento senza scatenare disordini. “Stiamo lavorando per superare la situazione con equilibrio e responsabilità“, ha dichiarato nel pomeriggio di domenica il prefetto di Modena Alessandra Camporota. Intanto il ministro porterà lunedì in Consiglio dei ministri una prima bozza di provvedimento “per dare nuovi e più efficaci strumenti di prevenzione e intervento”. Si punta alla confisca di camion, furgoni, amplificatori ed altre apparecchiature musicali usate dagli organizzatori dei raduni, a carico dei quali scatterebbe anche l’obbligo del ripristino dei luoghi danneggiati.
Si tratta anche di una questione di credibilità per il nuovo capo del Viminale e per l’intero governo. In passato Giorgia Meloni, da esponente dell’opposizione, così come anche il suo vice, Matteo Salvini, avevano chiesto più volte le dimissioni dell’ex ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, colpevole di non aver fermato i raduni illegali. Il caso più eclatante nell’agosto del 2021, quando oltre 7mila persone provenienti da tutta Europa si concentrarono in un’area vicino al lago di Mezzano, nel Viterbese. Salvini plaude all’annuncio di Piantedosi: “Basta rave party illegali, delinquenti che spadroneggiano, istituzioni umiliate. Ora si cambia”.
Ma i giovani non credono che, vista la portata dell’evento e il numero di partecipanti, le forze dell’ordine siano in grado di sgomberare l’area senza creare disordini: “Non credo che sgombereranno, c’è troppa gente e altra ne deve arrivare. È una manifestazione, ci sono divertimento e musica, siamo tutti tranquilli, ascoltiamo musica e balliamo”. Secondo una ragazza, invece, il party vuole essere anche un segnale di protesta “contro il governo di destra”. Con zaini e tende altri giovani arrivano dalla Scozia, dalla Francia, dalla Germania, per un evento che si ripete ogni anno in posti diversi per il ponte di Ognissanti, il Witchtek, il rave delle streghe.
Fino ad ora, polizia e Carabinieri hanno osservato e monitorato a distanza il flusso di giovani in arrivo, interloquendo con loro, e l’impressione è che ci sia stata fin da subito una trattativa per convincerli ad andarsene senza disordini. Durante la notte di sabato, per motivi di sicurezza sono stati chiusi i caselli di Modena sull’A1 e sull’A22 del Brennero. Il traffico ha avuto importanti disagi, anche per la concomitanza con la manifestazione Skipass, il salone degli sport invernali in fiera, che è nella stessa zona della città.
Chi è entrato nel capannone ha visto tanti giovani ballare, con la musica che si è interrotta solo nelle prime ore della domenica e poi ha ripreso martellante, ma anche un certo consumo di alcol e droga. All’interno e all’esterno sono stati fatti graffiti sui muri, nel corso della notte sono stati segnalati fumogeni. Non si sono registrati altri problemi, né interventi del 118. “Abbiamo voglia di combattere per ciò in cui tutti noi crediamo abbiamo bisogno che ognuno faccia la propria parte. State attenti a Biella, stanno fermando camion francesi e li scortano fuori regione”, era il messaggio circolato sui social alla vigilia della festa.
Il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, che ha preso parte al comitato in prefettura, in una dichiarazione ha invitato a “garantire nei tempi più rapidi possibili il ripristino della legalità in quell’area della città, tutelando l’ordine pubblico e l’incolumità di tutte le persone, che è fondamentale, agendo senza forzature, quindi, ma con determinazione e continuità dell’azione”. Resta da capire quale sarà la strategia che verrà adottata dal Viminale.