Un’auto è finita contro una casa abbandonata e nello schianto sono morti una donna di 22 anni e tre bambini di due, dieci e dodici, mentre l’uomo che guidava è rimasto gravemente ferito. E’ successo verso le 20 sulla via Emilia tra Cadé e Villa Gaida, in provincia di Reggio Emilia, verso Parma.

La vettura, una Fiat Stilo scura, procedeva in direzione di Sant’Ilario quando il conducente, per cause al vaglio della polizia locale, ha perso il controllo e la vettura si è schiantata. Per estrarre le persone sono intervenuti, oltre al 118, i vigili del fuoco e l’intervento è durato fino a tardi. Il ferito è stato portato in condizioni molto gravi all’ospedale di Reggio Emilia. Le vittime sono di origine albanese e non è chiaro se facciano parte di un unico nucleo familiare. Dalle prime informazioni raccolte la giovane sarebbe la madre del bambino più piccolo.

La tragedia stradale si è verificata in un tratto già al centro di diverse polemiche per la pericolosità e il traffico. Si tratta infatti di un percorso alternativo all’A1 molto frequentato dagli automobilisti quando l’autostrada è congestionata. Una situazione denunciata da un comitato di cittadini, residenti a Cella, Cadé e Gaida, arrabbiati per lo smog ma anche per la sicurezza

A dicembre 2020 a Cella morì un ragazzino marocchino di 12 anni, travolto sulla via Emilia da un camioncino condotto da un 35enne che perse il controllo e lo investì sul marciapiede. Il ragazzino quel giorno non era rincasato da scuola per un brutto voto e stava camminando lungo la strada. Il 2 settembre, sempre a Cella, un ciclista era stato investito da un’auto pirata riaccendendo il dibattito sulla pericolosità del tratto. In quel caso l’uomo se l’era cavata con abrasioni al volto e alle braccia, ma l’automobilista non si era fermato.

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