Duecentocinquantasei minuti. È il tempo effettivo giocato da Romelu Lukaku in questa stagione con la maglia nerazzurra. La fine di ottobre sembrava aver lasciato il peggio alle spalle, invece si è trasformata improvvisamente nell’inizio di un nuovo calvario. Dopo due mesi di stop, infatti, il belga è costretto a fermarsi di nuovo per un altro problema muscolare. Il comunicato dell’Inter parla di risentimento alla cicatrice miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra. Lo stesso muscolo che si era lesionato il 28 agosto scorso, durante un allenamento, e che ha tenuto Lukaku ai box già per otto giornate di campionato. La ricaduta, una delle peggiori preoccupazioni per un atleta che ha avuto un guaio fisico, terrà fuori Lukaku probabilmente fino all’inizio del Mondiale. Per l’Inter è già una sentenza: lo rivedrà solo nel 2023.
Il belga aveva appena riassaggiato il campo, giocando una mezz’ora contro Viktoria Plzen e Sampdoria. Pochi minuti in cui l’attaccante, che ha segnato anche un gol nella partita di Champions League, ha dimostrato ancora una volta perché la dirigenza neroazzurra lo abbia fortemente voluto riportare a Milano dopo la parentesi di Londra, al Chelsea. Sembrava pronto per affrontare le due partite cruciali che attendono l’Inter da qui alla sosta per i Mondiali: il derby d’Italia del 6 novembre, a Torino, contro la Juventus, e l’altro big match contro l’Atalanta a Bergamo il prossimo 13 novembre.
Così come quello del centrocampista della Juventus, Paul Pogba, l’infortunio di Lukaku arriva a 20 giorni dall’inizio del Mondiale 2022. Una preoccupazione in più per i giocatori che vedono messa a rischio la loro partecipazione all’evento calcistico più importante. Anche se saranno convocati, i due dovranno volare in Qatar non in perfette condizioni fisiche. All’alba dei 30 anni, sia per Lukaku che per Pogba, quello di quest’anno potrebbe essere l’ultimo Mondiale giocato da protagonisti nelle loro nazionali. Belgio e Francia rischiano di averli a mezzo servizio. Inter e Juventus di fatti dovranno aspettare il 2023 per averli finalmente a completa disposizione. Eppure, entrambi erano stati il grande colpo estivo che avrebbe dovuto rafforzare nerazzurri e bianconeri.