“Il rave party di Modena? Mi pare che il “governo del fare” si stia incartando sui famosi temi identitari. Uno non può non rimanere colpito dalle coincidenze: ha perfettamente ragione il ministro dell’Interno quando si preoccupa di assicurare l’ordine pubblico e la sicurezza a Modena e dintorni . Però c’è stato un altro rave piuttosto pericoloso a Predappio, di cui nessuno del governo si è interessato. Eppure era un rave fatto di saluti romani e di inni al duce, in violazione aperta delle leggi di questo Paese“. Sono le parole pronunciate a “L’aria che tira” (La7) dal giornalista Antonio Caprarica, che stronca irrimediabilmente il neo-governo Meloni.
Caprarica aggiunge: “Il punto vero, comunque, è l’incapacità, naturalmente al momento, della presidente del Consiglio nel venir fuori con una proposta o con un abbozzo di idea che spieghi in quale modo si voglia procedere, il che probabilmente avrebbe aiutato. Nell’incapacità di procedere, questo governo sta battendo e ribattendo su temi identitari, che celano l’incapacità di rispondere ai bisogni di adesso. Nella mancanza di provvedimenti concreti, questo governo – sottolinea – si limita a piantare bandierine, che poi sono quelle della destra salviniana. Tra l’altro, Salvini è stato bravissimo perché con questa storia che ha rinunciato al ministero dell’Interno ci ha piazzato una sua controfigura e si è preso una montagna di ministeri che pesano. Dal punto di vista della tattica politica e parlamentare, Salvini è stato eccellente: è uno che ha perso le elezioni ma si ritrova titolare di metà governo“.
Il giornalista conclude: “La verità è che il governo della novità è composto in larga misura da una vecchissima classe politica, compresa la Meloni che è stata ministro del governo Berlusconi tanti anni fa. In questo governo sono tutti professionisti della classe politica, ma parliamo di una classe politica che ha già fallito. L’Italia è il Paese degli esami di riparazione. Benissimo, auguri. Speriamo che questa volta io me la cavo”.