Calcio

Mondiali 2022, il Qatar recluta fino a 1600 tifosi: viaggio pagato, ma devono promuovere il Paese sui social

Un soggiorno gratis di almeno due settimane per cantare alla cerimonia di apertura del torneo, in cambio però "bisogna supportare la Coppa del Mondo linkando e condividendo post". Il documento, visionato dall’Associated Press, precisa: "Ovviamente non sarebbe apprezzato se tu screditassi il Paese"

Un esercito di figuranti, come se il Mondiale fosse il set di un enorme programma televisivo. Il Qatar vuole reclutare fino a 1.600 tifosi delle squadre che si sono qualificate per la Coppa del Mondo di calcio 2022: un viaggio tutto pagato e un soggiorno gratis di almeno due settimane per cantare alla cerimonia di apertura del torneo, ma in cambio la promozione di contenuti positivi sui social media sul Qatar. Questo è quanto prevedono i documenti visionati dall’Associated Press.

I fan di tutte le 32 squadre sono necessari per una sezione della cerimonia di apertura: cinque minuti a tema prima che il Qatar affronti l’Ecuador nella partita di apertura del 20 novembre. I tifosi eseguiranno un coro specifico per ogni paese presente, ovviamente selezionato dagli organizzatori. Funzionari del Qatar affermano che il “reclutamento” fa parte di un progetto a lungo termine per migliorare la Coppa del Mondo. “Noi condivideremo con te la canzone selezionata per il tuo Paese”, si legge nel messaggio inviato dal Qatar e riportato da Rai News.

Nel documento si legge però pure che il programma, rivolto appunto a 1600 tifosi delle 32 squadre partecipanti, esclude “persone con una chiara affiliazione politica”. Il motivo lo si capisce tra le pieghe del messaggio. A tutti i partecipanti verrà chiesto di contribuire a una campagna social con l’hashtag #iamafan e “ai tifosi verrà chiesto di inserire, quando sono appropriati, contenuti forniti dall’organizzazione qatarina e supportare la Coppa del Mondo linkando e condividendo post“. ”Non ti stiamo chiedendo di essere un megafono del Qatar, ma ovviamente non sarebbe apprezzato se tu screditassi il Paese e il campionato”, è quanto chiarisce ancora il documento. Insomma, il viaggio e il soggiorno sono pagati, quindi bisogna parlare bene del Paese ospitante.