La neo-ministra del Lavoro Marina Calderone risponde con una nota a una polemica secondo cui il nuovo governo sarebbe stato intenzionato a prolungare i rapporti di lavoro ancora in essere. "Sul tema e nell’ambito delle attività di coordinamento, è stata avviata una mera attività ricognitiva tra le Regioni. Eventuali ulteriori utilizzi degli ex navigator richiederebbero l’approvazione di una apposita norma, non allo studio del ministero", si legge
“In relazione alle notizie di stampa circolate in queste ore relative alla proroga dei contratti degli ex navigator, scaduti lo scorso 31 ottobre, si precisa che detti contratti non sono prorogabili“. La neo-ministra del Lavoro Marina Calderone risponde con una nota a una polemica sollevata dal Foglio e ripresa da Repubblica, secondo cui il nuovo governo sarebbe stato intenzionato a prolungare i rapporti di lavoro con i 946 superstiti dei tremila “assistenti tecnici” degli addetti ai centri per l’impiego, assunti tre anni fa con un concorso nazionale allo scopo di seguire i beneficiari del Reddito di cittadinanza nella ricerca di lavoro. Il primo contratto era scaduto a fine aprile: in 1.618 erano stati ricontrattualizzati da Anpal servizi fino 31 luglio, come previsto dal Dl Aiuti. Le Regioni potevano prorogarli per altri tre mesi – fino al 31 ottobre – ma a carico delle proprie risorse. Cinque giunte – Lombardia, Veneto, Campania, Piemonte e Umbria – si sono tirate indietro, così altri 538 sono tornati a casa, nonostante le risorse spese dallo Stato per la loro formazione.
Appena insediata, la ministra Calderone aveva scritto alle amministrazioni regionali che ancora impiegano i navigator per sapere se intendessero prorogare ancora i contratti fino al 31 dicembre: una mossa apprezzata dai sindacati, che sottolineavano la “forte preoccupazione per la tenuta dei livelli essenziali delle prestazioni su questi servizi, a rischio paralisi dal prossimo mese” e chiedevano “soluzioni strutturali per queste professionalità all’interno del sistema complessivo delle politiche attive, senza dover ogni volta rincorrere a proroghe a macchia di leopardo”. Solo la Sicilia, però, ha annunciato la proroga. E ora il ministero del Lavoro precisa che “sul tema e nell’ambito delle attività di coordinamento, è stata avviata una mera attività ricognitiva tra le Regioni. Eventuali ulteriori utilizzi degli ex navigator richiederebbero l’approvazione di una apposita norma, non allo studio del ministero“.
“È scaduto il contratto dei navigator…ma quanti lavori hanno trovato questi navigator? Rivedere, riformare il reddito di cittadinanza è un dovere morale. Lasciare il contributo a chi non può lavorare è fondamentale, ma chi può lavorare deve essere incentivato”, commenta il vicepremier Matteo Salvini durante una diretta Facebook. “Un altro impegno mantenuto dal governo Meloni, i contratti non saranno prorogati”, festeggia il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Mentre il renziano Luigi Marattin alimenta la polemica: “Se il governo non ha mai avuto intenzione di prorogare i navigator oltre la scadenza del 31 ottobre, perché il Ministero del Lavoro ha chiesto alle Regioni, con questa lettera, se hanno bisogno di prorogare i navigator e di comunicare già la stima dei costi?”, twitta allegando il testo del documento.
Se il governo non ha mai avuto intenzione di prorogare i navigator oltre la scadenza del 31 ottobre, perché il Ministero del Lavoro ha chiesto alle Regioni – con questa lettera – se hanno bisogno di prorogare i navigator e di comunicare già la stima dei costi? pic.twitter.com/UyRCBKDiXd
— Luigi Marattin (@marattin) November 1, 2022