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Giuseppe Frena, dal rap alla vita in convento: a 22 anni è il monaco benedettino olivetano più giovane del mondo

A dare la notizia è il Gazzettino, che ricostruisce il percorso di vita e le tappe che hanno portato questo ragazzo ad entrare in convento, nel santuario della Madonna del Pilastrello a Lendinara, in provincia di Rovigo

Dalla passione per la musica rap alla vocazione per la vita monastica: Giuseppe Frena, 22enne di Caorle, è diventato così il monaco benedettino olivetano più giovane del mondo. A dare la notizia è il Gazzettino, che ricostruisce il percorso di vita e le tappe che hanno portato questo ragazzo ad entrare in convento, nel santuario della Madonna del Pilastrello a Lendinara, in provincia di Rovigo, dove una comunità di monaci olivetani custodisce il luogo di culto mariano.

Fino a poco tempo fa la sua storia era la stessa di tanti altri suoi coetanei: la passione per la musica rap, gli studi al liceo scientifico e le uscite con gli amici. Poi, dopo la maturità, la svolta: rispondendo alla sua vocazione, è entrato nel seminario di Venezia ed è stato lì che ha sentito, dopo un ritiro nel santuario della Madonna del Pilastrello, che la sua vera strada era proprio la vita monastica secondo la Regola di San Benedetto. Così, il 13 novembre 2021 si è tenuta la sua vestizione e il giovane ha preso il nome di don Giuseppe Francesco Maria e ora, dopo un anno di noviziato, si è tenuta domenica 30 ottobre nella basilica di Caorle la cerimonia in cui ha pronunciato la professione temporanea. Adesso dovrà trascorrere un periodo che va da un minimo di tre anni a un massimo di nove in cui dovrà maturare e confermare con convinzione la propria scelta, prima di accedere poi alla consacrazione perpetua nella Congregazione monastica olivetana.