La partita Alitalia-Ita Airways andrà ai supplementari, dei supplementari, dei supplementari. La mini compagnia sorta dalle ceneri di Alitalia, con perdite per circa 1,5 milioni di euro al giorno, sembrava avviata verso la cessione al fondo statunitense Certares con un ruolo industriale (ma senza investimenti diretti) della compagnia americana Delta e, più defilata, di Air France. Lo scorso 31 agosto cordata si era aggiudicata, un po’ a sorpresa, l’esclusività della trattativa con il Tesoro che detiene al momento il 100% della compagnia. Ora però, arrivata a scadenza, l’esclusiva non è stata prorogata e altri pretendenti (leggi Lufthansa) possono rientrare. Non è chiarissimo se a frenare sia stato lo stesso fondo Certares oppure il Tesoro a guida Giancarlo Giorgetti. Durante la campagna elettorale da Fratelli di Italia si erano levate voci contrarie alla privatizzazione della compagnia, prospettando l’ennesimo rilancio pubblico. Di rilancio in rilancio la compagnia ha assorbito oltre 13 miliardi di euro dei contribuenti e oggi vola, in perdita, con una mini flotta di una sessantina di aerei.
Eppure Certares aveva prevalso sulla cordata Msc – Lufthansa prospettando un ruolo più importante e decisionale per l’azionista pubblico. La compagnia, intanto, aspetta gli ultimi 400 milioni di euro della ricapitalizzazione di 1,2 miliardi approvata da Bruxelles. Su questo punto potrebbe essersi determinato lo stallo tra Tesoro e Certares. Il governo vorrebbe infatti che fosse il socio entrante a versare la somma per tenere a galla la compagnia italiana. Ieri dalla compagnia tedesca è arrivata una strizzatina d’occhio. “Lufthansa rimane interessata al mercato italiano. Osserviamo l’ulteriore processo di vendita di Ita e rimaniamo interessati a una vera privatizzazione della compagnia aerea”, ha dichiarato un portavoce di Lufthansa Group. Air France-Klm, ha invece detto laconicamente che “prende atto” della fine del periodo di esclusiva per l’acquisizione di Ita e “sta riesaminando le sue opzioni riguardo al mercato aereo italiano mentre aspetta ulteriori informazioni dallo Stato italiano”. Qualcosa in più si capirà il prossimo 8 novembre quando si svolgerà l’assemblea dei soci della compagnia. All’ordine del giorno c’è anche l’affaire Altavilla. Al presidente della compagnia sono state revocate le deleghe assegnate all’amministratore delegato Fabio Lazzerini. Alfredo Altavilla avrebbe infatti ostacolato le trattative con Certares, non è un mistero che il manager propendesse per Lufthansa. La revoca è stata però contestata dallo stesso Altavilla e dal consiglio sindacale della compagnia. Il Tesoro sembra voler tirare dritto.