Niente posto da sottosegretaria? Addio partito. Valentina Aprea, storica esponente di Forza Italia, lascia gli azzurri dopo quasi 30 anni di militanza, che ha passato in buona parte in Parlamento (in cui è entrata per la prima volta nel 1994). “Con grande amarezza e stupore – si legge in un messaggio di Aprea che sta circolando nelle varie chat interne azzurre – e nonostante la promessa fattami personalmente dal presidente Berlusconi nella sera del 26 settembre, all’indomani dell’infausto risultato elettorale nel mio collegio, ho appreso dalla stampa di non aver ricevuto l’incarico di sottosegretario all’Istruzione”. Aprea lascia naturalmente anche la carica di dirigente del Dipartimento Istruzione del partito. Con “infausto risultato” Aprea fa riferimento al fatto che Forza Italia non ha conquistato alcun seggio nel listino plurinominale di Bergamo: Aprea era capolista ma non è bastato. Aprea, 66 anni, originaria di Bari ma da tempo a Milano, è stata sottosegretaria all’Istruzione dal 2001 al 2006 (governo Berlusconi II), mentre dal 2012 al 2018 è stata assessora regionale all’Istruzione in Lombardia con i presidenti Roberto Formigoni e Roberto Maroni. Le deleghe all’Istruzione nel governo Meloni sono andate alla fine a un ministro in quota Lega (Giuseppe Valditara) e a una sottosegretaria di Fratelli d’Italia (Paola Frassinetti).
“Fi non era certo tenuta a recuperarmi – si legge ancora nel messaggio di Aprea, citato dall’agenzia Ansa – però in questo mese ho continuato a credere possibile un mio rilancio per diverse ragioni”. La prima era legata “proprio all’impegno che Berlusconi aveva preso con me, alla presenza di parlamentari lombardi e non solo”. La seconda al fatto che “in tutti questi anni ho promosso, nel nome del partito, visioni politiche ed azioni di successo nel settore dell’Istruzione“. E la terza “perché nel Pnrr ci sono molte leggi da noi e da me fortemente volute – prosegue Aprea – e sarebbe stato un vantaggio per Fi curarne l’attuazione e continuare ad intestarsi il merito di averle volute”.
Invece “non è andata così” e “probabilmente, anzi sicuramente Fi non ha più bisogno di me“, anche se “non la pensano così i tanti ‘mondi’, dalla Cei a Confindustria, ai sindacati, ai dirigenti, ai docenti e alle famiglie che in queste ore mi hanno comunicato la loro sorpresa per il fatto che proprio io, la fedelissima di Berlusconi, e, a dir loro, la più esperta e più competente, ero rimasta fuori dal Governo”. Ad ogni modo “non rinnegherò mai la mia storia, la mia passione per Fi e la riconoscenza per Berlusconi – conclude Aprea – ma è giunto il momento di lasciarvi”.
Politica
Niente posto da sottosegretaria e Aprea lascia Forza Italia: “Me l’avevano promesso. Per Cei e Confindustria ero la più competente”
La protesta della storica esponente azzurra. Era entrata per la prima volta in Parlamento nel 1994, ma il 25 settembre - pur da capolista - ha mancato l'elezione. "Berlusconi mi aveva assicurato che sarei entrata nel governo, ma evidentemente non hanno più bisogno di me"
Niente posto da sottosegretaria? Addio partito. Valentina Aprea, storica esponente di Forza Italia, lascia gli azzurri dopo quasi 30 anni di militanza, che ha passato in buona parte in Parlamento (in cui è entrata per la prima volta nel 1994). “Con grande amarezza e stupore – si legge in un messaggio di Aprea che sta circolando nelle varie chat interne azzurre – e nonostante la promessa fattami personalmente dal presidente Berlusconi nella sera del 26 settembre, all’indomani dell’infausto risultato elettorale nel mio collegio, ho appreso dalla stampa di non aver ricevuto l’incarico di sottosegretario all’Istruzione”. Aprea lascia naturalmente anche la carica di dirigente del Dipartimento Istruzione del partito. Con “infausto risultato” Aprea fa riferimento al fatto che Forza Italia non ha conquistato alcun seggio nel listino plurinominale di Bergamo: Aprea era capolista ma non è bastato. Aprea, 66 anni, originaria di Bari ma da tempo a Milano, è stata sottosegretaria all’Istruzione dal 2001 al 2006 (governo Berlusconi II), mentre dal 2012 al 2018 è stata assessora regionale all’Istruzione in Lombardia con i presidenti Roberto Formigoni e Roberto Maroni. Le deleghe all’Istruzione nel governo Meloni sono andate alla fine a un ministro in quota Lega (Giuseppe Valditara) e a una sottosegretaria di Fratelli d’Italia (Paola Frassinetti).
“Fi non era certo tenuta a recuperarmi – si legge ancora nel messaggio di Aprea, citato dall’agenzia Ansa – però in questo mese ho continuato a credere possibile un mio rilancio per diverse ragioni”. La prima era legata “proprio all’impegno che Berlusconi aveva preso con me, alla presenza di parlamentari lombardi e non solo”. La seconda al fatto che “in tutti questi anni ho promosso, nel nome del partito, visioni politiche ed azioni di successo nel settore dell’Istruzione“. E la terza “perché nel Pnrr ci sono molte leggi da noi e da me fortemente volute – prosegue Aprea – e sarebbe stato un vantaggio per Fi curarne l’attuazione e continuare ad intestarsi il merito di averle volute”.
Invece “non è andata così” e “probabilmente, anzi sicuramente Fi non ha più bisogno di me“, anche se “non la pensano così i tanti ‘mondi’, dalla Cei a Confindustria, ai sindacati, ai dirigenti, ai docenti e alle famiglie che in queste ore mi hanno comunicato la loro sorpresa per il fatto che proprio io, la fedelissima di Berlusconi, e, a dir loro, la più esperta e più competente, ero rimasta fuori dal Governo”. Ad ogni modo “non rinnegherò mai la mia storia, la mia passione per Fi e la riconoscenza per Berlusconi – conclude Aprea – ma è giunto il momento di lasciarvi”.
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Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Fulco Pratesi ha saputo non solo denunciare i mali che affliggono l'ambiente ma ha saputo esercitare una grande funzione pedagogica di informazione e formazione sui temi ambientali. Personalmente ricordo il grande contributo di consigli e di indicazioni durante il periodo in cui sono stato ministro dell'Ambiente e in particolare per l'azione che condussi per la costituzione dei Parchi nazionali e per portare la superficie protetta del paese ad un livello più europeo. Ci mancherà molto". Lo afferma Valdo Spini, già ministro dell'Ambiente nei Governi Ciampi e Amato uno.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Le immagini che arrivano dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra Forze dell'Ordine e manifestanti nel corso di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell'Ordine e all'agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia Ella Bucalo.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le Forze dell’Ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Siamo orgogliosi della nostra Marina militare italiana che, con il Vespucci, ha portato nel mondo le eccellenze e i valori del nostro Paese. Bentornati a casa: la vostra impresa, che ho avuto la fortuna di poter vivere personalmente nella tappa di Tokyo, è motivo di vanto per ogni italiano. Grazie!” Così il capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera Eugenio Zoffili.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Di fronte a quanto sta avvenendo nel mondo, agli stravolgimenti geopolitici e all’aggressione subita ieri alla Casa Bianca dal presidente ucraino, troviamo gravi e fuori luogo le considerazioni dei capigruppo di Fdi. Non è una questione di contabilità ma di rispetto verso il Parlamento. E in ogni caso la premier Meloni è venuta a riferire in Parlamento solo prima dei Consigli europei, come hanno fatto tutti gli altri suoi predecessori, perché era un suo dovere. E da oltre un anno e mezzo non risponde alle domande libere di un Premier time in Aula. Oggi siamo di fronte ad una gravissima crisi internazionale e alla vigilia di un Consiglio europeo che dovrà prendere decisioni importanti per l’Ucraina e per l’Europa. Dovrebbe essere la stessa Giorgia Meloni a sentire l’urgenza di venire in Aula per dire al Paese, in Parlamento, non con un video sui social, da che parte sta il Governo italiano e quale contributo vuole dare, in sede europea, per trovare una soluzione". Lo affermano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
"Per questo -aggiungono- ribadiamo la nostra richiesta: è urgente e necessario che la presidente del Consiglio venga in Aula prima del Consiglio europeo del 6 marzo. Non si tratta di una concessione al Parlamento, che merita maggior rispetto da parte degli esponenti di Fdi e di Giorgia Meloni che continua a sottrarsi al confronto”.
(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.