di Alessio Andreoli
Nessuna sorpresa per il decreto fatto dopo lo scioglimento del rave party. Cosa ci si aspetta da un governo di destra? Che partecipi al party? Beh, se servissero mojito magari Matteo Salvini. È chiaro a tutti che è stato un pretesto per predisporre un modo legale per reprimere con i manganelli, gli idranti ed i fumogeni qualsiasi manifestazione di piazza che non sia gradita al governo ed è inoltre l’ennesimo parlare alla pancia del paese. Non aggiungo altro, in questi giorni sono state scritte e dette tutte le ragioni per cui questo decreto non si doveva fare.
Mi permetto di fare un appello a tutta la stampa, tv, talk show, social, sindacati insomma a tutti i mezzi di comunicazione affinché aumenti l’attenzione e la vigilanza in modo da essere sempre tutti informati su quando e come verrà applicato questo decreto. Non solo. Abbiamo anche la necessità di sapere quando non verrà applicato per comodità, come si è recentemente visto a Predappio e nello stadio a Milano. Noi cittadini non abbiamo altro modo per essere al corrente di eventuali abusi se non i mezzi di comunicazione.
Riprendendo la metafora usata dal PdC (Permesso di costruire), io che sono un mozzo della nave rivendico la possibilità di protestare quando subisco un sopruso da un collega o da un sottocapo, quando non vengono rispettati i turni di riposo, quando ricevo un ordine ingiusto che mi espone e mette a rischio la mia vita per riparare le falle che i vari capitani nel corso del tempo hanno tenuto il timone del vascello, insomma il diritto di protestare tutte le volte che non vengono rispettati i miei diritti.
Anche l’attuale mastro d’ascia incaricato di riparare le falle non gode della mia fiducia. Non si ripara un buco sotto la linea di galleggiamento allargandolo! In questo periodo sono spesso sul ponte a fare il mio dovere. Vedo tutte le vele spiegate ed il vento è forte. Spero che questo vascello non faccia la fine della Costa Concordia che per fare un inchino (inchino a quel 4% che ha sempre votato Fratelli d’Italia) è andata miseramente a sbattere.