Scontro concitato a “L’aria che tira” (La7) tra il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, e il giornalista Antonio Caprarica sulla discussa norma anti-rave. Delmastro conferma la versione governativa secondo cui la legge è applicata solo ai raduni e non alle occupazioni di edifici pubblici e privati, come ieri ha sostenuto il suo collega di partito Federico Mollicone.
Poi mostra una certa insofferenza mentre Caprarica fa il suo intervento. Il giornalista infatti critica la norma, sottolineando: “La totale superfluità di questa legge è dimostrata da quanto è accaduto a Modena. Non è il decreto legge che ha consentito lo sgombero pacifico e tranquillo del rave party. È stato un comportamento sensato e determinato. E la determinazione e la ragionevolezza sono due cose che vanno benissimo assieme. Abbiamo avuto una signora prefetto bravissima. Vedo che Delmastro già sbuffa, però guardi che una delle regole della democrazia, come lei mi insegna, è quella di ascoltare anche le ragioni degli altri“.
“Sto ascoltando – insorge il deputato di Fratelli d’Italia – un’altra regola è che io posso dissentire, perché non mi affido alla ragionevolezza degli sballoni. Faccio quindi una norma per chi non è ragionevole”.
Caprarica ribatte: “Lei deve ricordare che adesso lei non è un semplice partecipante di un dibattito, adesso è un’autorità di governo. Quindi, abbia la compiacenza di ascoltare le critiche senza sbuffare e senza urlare, altrimenti se lo faccia da solo il dibattito“.
“E lei allora mi permetta di dissentire – replica Delmastro – Facevo no con la testa perché non condivido niente di quello che sta dicendo. Lei non mi permette di dissentire in silenzio, è un vero problema”.
“Lei sta mostrando un atteggiamento scarsamente democratico – rilancia Caprarica – Si abitui alle critiche senza manifestare fastidio, perché adesso lei è al governo”.