Cronaca

Verona, veterinaria di 25 anni morta schiacciata da una mucca durante una visita: stava facendo il tirocinio dopo la laurea

La tragedia è avvenuta all'interno di un allevamento a Custoza, in Provincia di Verona. Il bovino, probabilmente con un movimento improvviso, l'ha schiacciata tra la ringhiera e il box della stalla

Una veterinaria tirocinante di 25 anni è morta mentre stava visitando una mucca. La tragedia è avvenuta all’interno di un allevamento a Custoza, in provincia di Verona.
Si chiamava Chiara Santoli, originaria di Rovereto e si era laureata alla facoltà di medicina e veterinaria dell’Università di Padova. Alcuni mesi fa aveva superato l’esame di Stato e stava svolgendo il tirocinio professionale. Il bovino, probabilmente con un movimento improvviso, ha schiacciato la donna tra la ringhiera e il box della stalla. La giovane ha riportato un trauma cranico e un trauma toracico, che si sono rivelati letali. Secondo una prima ricostruzione, è deceduta all’istante.
A nulla è servito l’intervento dei soccorritori, arrivati con l’elicottero di Verona Emergenza: hanno potuto soltanto constatare il decesso. Sul caso è intervenuto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Un tragico incidente, una fatalità rarissima, ha tolto la vita a una ragazza che amava gli animali, proprio a causa di un animale. E’ una vicenda straziante, per la quale rivolgo il mio profondo cordoglio alla famiglia, a tutti coloro che le volevano bene e alla categoria dei veterinari”. Mentre il sindaco di Rovereto ha espresso il cordoglio della città alla famiglia: “Non esistono parole che possano lenire un dolore così grande come la perdita di una figlia così giovane, mentre svolgeva il lavoro che amava. Insieme alla Giunta comunale, ci stringiamo alla famiglia Santoli in questo momento così drammatico”.

Sgomento tra i colleghi della giovane veterinaria. “C’è grande amarezza in tutti noi del consiglio direttivo dell’Ordine di Trento per questa giovane collega. Una vita spezzata. Una cosa che ci ha provocato grande tristezza”, ha detto il presidente dell’Ordine dei veterinari della Provincia autonoma di Trento, Marco Ghedina. “Una ragazza – ha ricordato – che aveva avuto un piano di studi regolare, laureata nei tempi previsti, molto attenta e giudiziosa, ha cercato immediatamente, dopo l’iscrizione all’Ordine, un suo spazio lavorativo dedicandosi agli animali da reddito. Stava seguendo un collega esperto e purtroppo, anche se la sicurezza è sempre massima, le variabili e gli imprevisti che non vengono calcolati possono purtroppo essere fatali”.