Intervistata da Repubblica, la giovane replica punto per punto alle critiche che le sono state mosse in questi giorni, definendo le polemiche "un fulmine a ciel sereno"
“È solo questione d’organizzazione”. Lo ribadisce a gran voce Carlotta Rossignoli, la 23enne veronese fresca di laurea in Medicina in tempi record, già modella, influencer e conduttrice in una tv locale. Intervistata da Repubblica, la giovane replica punto per punto alle critiche che le sono state mosse in questi giorni, definendo le polemiche “un fulmine a ciel sereno”. La sua vita, finora, è stata una corsa contro il tempo: prima il diploma al liceo classico con 100 e lode in soli 4 anni con conseguente nomina, nel 2017, ad Alfiere del lavoro da Sergio Mattarella; poi la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano con il massimo dei voti con un semestre d’anticipo rispetto ai colleghi. I quali sono stati i primi a puntare il dito, sollevando dubbi sulla legittimità del suo percorso accelerato. “È stato detto che ho concluso il percorso accademico in cinque anni, mentre ho sfruttato la prima sessione di laurea disponibile del sesto anno e sono felice del fatto che l’università l’abbia ribadito pubblicamente. Non c’è stata alcuna scorciatoia, né agevolazione. Tutto è stato fatto secondo la legge”, ha replicato Carlotta. Che sottolinea: “Lo ripeto: è solo questione di sapersi organizzare. È stato tutto chiarito dall’università e a me non interessa rispondere a chi vuole fare polemica a tutti i costi“.
Ad ogni obiezione, la giovane replica proponendo un modello di apparente perfezione: “Gli unici segreti sono l’organizzazione e la determinazione. Amo viaggiare perché è un arricchimento culturale. Lo studio non mi ha mai impedito di dedicarmi alle mie passioni, dal pianoforte allo sport. Il sonno una perdita di tempo? Quella mia frase è stata terribilmente fraintesa: intendevo dire che se ho un pomeriggio libero non lo trascorro a dormire. Ho studiato Medicina, so benissimo che il sonno è fondamentale. Però sin da quand’ero piccola non ho mai avuto la necessità di dormire molto: mi bastano 6-8 ore, tranne durante le sessioni d’esame, quando studio quasi tutta la notte. In famiglia nessuno dorme tanto: mia mamma si alza presto per andare a camminare, papà per andare in bici. E rispedisce al mittente anche le accuse di esser stata avvantaggiata proprio dai genitori: “La mia è una famiglia normalissima: papà impiegato di banca e mamma casalinga. Si sono sempre concentrati molto su di me, spendendo energie e risorse per consentirmi di dedicarmi al meglio a tutte le mie attività”. Per poi concludere: “Mi sono già messa a studiare per il test di specializzazione che sarà a fine giugno: vorrei specializzarmi in cardiologia, se possibile restando al San Raffaele”.