Il parziale schiacciante di 152-47 in suo favore in classifica, realizzato in quattro mesi tra gli appuntamenti di Germania (19 giugno) e Phillip Island (lo scorso 16 ottobre), lo ha definitivamente lanciato nell’olimpo dei vincitori
Francesco Bagnaia è il Campione del Mondo 2022. Eccolo servito il primo successo della carriera in MotoGp, rompendo un digiuno per la Ducati che tra i piloti durava dal 2007 con Casey Stoner. Una rimonta incredibile, quasi da film, quella di Pecco. Piombato a -91 dopo il GP del Sachsenring, poi magicamente in testa di 14 punti dopo l’Australia, prima di chiudere i conti controllando nella gara del “Ricardo Tormo”. Il parziale schiacciante di 152-47 in suo favore in classifica, realizzato in quattro mesi tra gli appuntamenti di Germania (19 giugno) e Phillip Island (lo scorso 16 ottobre), lo ha definitivamente lanciato nell’olimpo dei vincitori. Distacco che gli ha così permesso di lanciare l’allungo in Malesia e di chiudere in Spagna — dove era arrivato con 23 punti di vantaggio (poteva accontentarsi di un 14esimo posto, ha chiuso nono) — conquistando il suo secondo mondiale, dopo il trionfo in Moto2 nel 2018.
Dalla quarta caduta in Germania alla rinascita di Assen
Era tutto partito dalla pista tutto-curve della Germania. Era un caldo pomeriggio di metà luglio quando Pecco scivolava al giro 4, mandando al diavolo altri punti iridati. Avevano imprecato tutti nel box Ducati, ripensando al tocco con Jorge Martín al via in Qatar, alla gara da incubo di Mandalika, alla caduta di Le Mans dopo la rimonta del suo compagno di box nel 2023, Enea Bastianini. Un risultato che ha fatto piombare umore negativo e altre insicurezze nel 25enne, arrivato allora alla quarta scivolata della stagione. Ma è proprio nel momento più difficile in cui il torinese è riuscito a risollevarsi. Lo ha fatto nella “Cattedrale” di Assen, prima della pausa estiva: vincendo dopo essere scattato dalla pole e difendendosi dall’attacco aggressivo del via di Quartararo, caduto poi al giro 5 al termine di un attacco senza senso sull’Aprilia di Aleix Espargaró.
La pausa estiva, il ritorno (con vittoria sofferta) a Silverstone
Quella dell’Olanda è stata la vittoria che ha riportato la serenità che serviva al torinese, andato in ferie a -66. Dal sole di Pesaro, al fianco della fidanzata Domizia Castagnini e della sorella Carola, a quello di Silverstone, dove Pecco ha concesso il bis, sofferto e quasi inaspettato. Una guida d’intelligenza, lontana dall’irruenza di Sachsenring e Le Mans, che ha compensato la mancanza di ritmo contro altri rivali. Il patatrac di Johann Zarco, il duello vinto nel finale contro l’Aprilia di Maverick Viñales, e altri punti importanti recuperati su Quartararo: solo nono per una scelta di gomme errata, colpito anche dal Long Lap Penalty beccatosi ad Assen. Da allora, la classifica ha dato un Bagnaia terzo, a -49 da Quartararo e -27 da Aleix Espargaró.
L’Austria e Misano, Bagnaia sempre più nella storia Ducati
Ma per completare il quartetto di successi consecutivi che il ducatista si è preso in stagione, mancano gli appuntamenti di Zeltweg e Misano. Al Red Bull Ring, su una pista nettamente pro-Ducati per i lunghissimi rettilinei, Pecco ha vinto senza storie, ma Quartararo ha limitato i danni arrivando secondo, dopo il sorpasso finale su Jack Miller alla nuova chicane. In Romagna, ecco il duello-thrilling sul traguardo contro la Ducati Gresini di Enea Bastianini. Il torinese anche allora è arrivato ancora sul gradino più alto del podio, mentre il francese della Yamaha, con grande fatica, ha chiuso quinto. Dal terzo posto in classifica post Austria (a -44 da Quartararo), il torinese è così salito al secondo dopo la gara del “Marco Simoncelli”, con però 30 punti ancora di svantaggio dal Campione 2021.
Pecco, che errore in Giappone! Quartararo respira
Alla fine del GP di Misano, Bagnaia è entrato definitivamente nella storia Ducati. L’unico a essersi preso quattro successi con Borgo Panigale, facendo persino meglio del tris di successi di Stoner tra 2007 e 2008. Il bel traguardo “morale” che serviva, prima del rush finale di stagione. Ad Aragon un altro duello con Enea Bastianini, vinto dal riminese, ha portato Pecco a -10 lunghezze da Quartararo, caduto al via dopo aver speronato Marc Marquez. L’otto volte iridato era tornato proprio in Spagna alle corse, dopo il quarto intervento all’omero del braccio destro. Ma la stupidaggine di Pecco in Giappone — la caduta all’ultimo giro in un attacco avventato a Quartararo per strappargli l’ottavo posto — ha fatto ripiombare la tensione. Tanto che il ’63’ è arrivato ad applaudirsi da solo per l’errore commesso, e per essere passato da un potenziale -9 a un -18.
La Thailandia, il definitivo sorpasso di Phillip Island
Per fortuna, ci ha pensato la Thailandia a risolvere l’errore di Pecco. La pioggia caduta prima del via, infatti, ha esaltato sì il talento di Miguel Oliveira, ma portato anche il terzo posto del torinese (con Johann Zarco che nel finale non lo ha attaccato, perché anche lui sotto la stessa marca). Sono invece affondate le ambizioni di Quartararo: il francese ha chiuso 17esimo a Buriram per una scelta errata della pressione dei pneumatici. Il -2 contro Quartararo, ha potuto così caricarlo in vista degli ultimi tre appuntamenti di stagione. A Phillip Island, è arrivato un altro terzo posto in volata, dopo essere stato anche primo, combattendo contro un super Alex Rins — che ha portato il penultimo successo alla Suzuki nel Motomondiale — e un Marc Marquez secondo. Un podio che per Bagnaia è valso l’ottimo +14 sul rivale al titolo della Yamaha, caduto al via di gara alla 4 dopo anche un precedente “lungo”.
Le ultime due gare di Malesia e Valencia: Pecco è Campione!
Gli ultimi due appuntamenti che hanno suggellato una stagione da sogno, sono quelli di Sepang e Valencia. In Malesia, Pecco si è preso l’ultima vittoria di stagione, resistendo nel finale all’attacco di Enea Bastianini, che ha lottato nella prima parte di gara con Fabio Quartararo, per poi cambiare ritmo e non impensierire nel finale il suo futuro compagno di Borgo Panigale. Il francese della Yamaha invece ha ottenuto un sudatissimo terzo posto, nonostante il dito fratturato in prova (nelle FP4 in curva 8). Il discorso così è stato rimandato a questa domenica, a Valencia, dove Bagnaia ha potuto controllare e chiudere nono, approfittando di un Quartararo non andato oltre il quarto posto. La festa è così potuta iniziare di fronte al maestro Valentino Rossi, ai ragazzi dell’Academy del pilota di Tavullia, a tutti i componenti del team della rossa, a famiglia, ragazza e amici. E allora chapeau Pecco, una stagione da film.