Sul posto, oltre ai militari dell’Arma, anche i medici del 118 che nulla hanno potuto fare per salvare la vita della donna che era già morta
Ancora un femminicidio in Italia. Un uomo ha accoltellato la compagna e si è costituito ai carabinieri che ha incontrato per strada. Il fatto è avvenuto verso le 12 a Capoterra, nella città metropolitana di Cagliari. Sul posto, oltre ai militari dell’Arma, anche i medici del 118 che nulla hanno potuto fare per salvare la vita della donna che era già morta. Secondo i dati dell’ultimo report settimanale del ministero dell’Interno. Dal 1 gennaio – 30 ottobre 2022 sono state uccise 91 donne, di cui 79 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 46 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Stevan Sajn, 50 anni, è stato fermato.
Slobodanka Metusev aveva 48 anni. Entrambi di nazionalità serba erano ospitai un un centro di accoglienza per migranti al centro del paese, dove alloggiano altri ospiti. L’uomo è stato bloccato con ancora il coltello insanguinato in mano a Casa Melis, una struttura del Comune aperta in occasione della commemorazione dei defunti. A fermarlo gli agenti della polizia locale di Capoterra e i carabinieri che erano di scorta alla cerimonia che si è svolta non lontano dalla chiesa dove si stava svolgendo la messa di suffragio. “Abbiamo sentito le urla e confusione – ha detto all’Ansa il sindaco Beniamino Garau – poi l’uomo si è rifugiato a Casa Melis che avevamo lasciato aperta perché al termine della cerimonia saremmo dovuti rientrare lì. Poi abbiamo capito cosa era accaduto e l’uomo è stato fermato dalle forze dell’ordine e abbiamo interrotto le celebrazioni”. Molti cittadini di Capoterra sono scesi in piazza sgomenti per quanto accaduto. Sul posto, oltre al magistrato di turno, stanno operando i carabinieri del Ris e quelli della locale stazione.