Un migliaio di persone si è radunato sabato 5 novembre a Milano sotto l’Arco della Pace, dove il leader Carlo Calenda ha organizzato una manifestazione a sostegno dell’Ucraina (in concomitanza con quella di Roma per la pace). In piazza con lui anche il senatore Pd Pierferdinando Casini, che ammette: “Fossi stato a Roma sarei andato alla manifestazione”. E così il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, Marco Cappato: “Differenze ci sono, ma non è il caso di esacerbarle”. “Una scelta di piazza e di campo”, invece, per Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva presente accanto al leader Matteo Renzi. “Cessate il fuoco sì ma senza imporlo all’Ucraina”, è quanto ripetono quasi tutti. “Del resto siamo tutti per la pace”, commenta anche chi prende le distanze dalla contemporanea manifestazione di Roma. Ma non tutti. “Il pacifismo in questo momento è deleterio”, spiega invece chi non si dichiara pacifista e in mano regge un cartello: “La migliore medicina per i russi si chiama Himars”. E spiega che Himars è il nome di sono i lanciarazzi multipli “che riescono a colpire in profondità le truppe russe”.