Vittorio Feltri ha raccontato in un recente articolo come è riuscito ad azzerare, o quasi, la sua bolletta energetica installando un impianto fotovoltaico domestico. Devo dire che mi trovo di rado d’accordo con Feltri ma, in questo caso, gli devo dare completamente ragione.

Feltri ha ricevuto qualche critica per aver detto di aver pagato 500 euro di bolletta elettrica nel bimestre di Giugno-Luglio di quest’anno. Anche tenendo conto dei recenti aumenti di prezzo, per aver bisogno di tutta quell’elettricità bisogna vivere in un castello o qualcosa del genere. Ma non è quello il punto: la discussione è sul fatto che, invece di installare un impianto fotovoltaico, si può spendere meno risparmiando e diventando più efficienti. A parte Feltri e il suo castello, questo è un punto fondamentale per tutti noi. Per non essere costretti a pagare le bollette stellari che ci stanno arrivando addosso, è meglio risparmiare oppure produrre?

A prima vista, risparmiare sembrerebbe la cosa più vantaggiosa: non costa nulla e tutto quello che non consumi non lo paghi. Si, ma non è che in una famiglia media ci siano grandissimi spazi per il risparmio di energia elettrica. Sostituirla con il gas non è un gran vantaggio perché il gas costa caro anche quello. In estate, puoi spegnere il condizionatore e farti una bella sudata, tutto si fa in nome del risparmio. In inverno, potresti fare a meno di usare il phon: ti prenderai una bella influenza per essere andato in giro con i capelli bagnati, ma è risparmio. Ci sono altri trucchetti, ma più di tanto non puoi fare a meno che non vai su cose veramente drastiche, tipo buttar via la lavatrice e andare a lavare i panni al ruscello.

L’idea dell’efficienza ci porta invece a delle prospettive più interessanti. Si può ridurre il consumo di energia installando lampadine ad alta efficienza, con elettrodomestici nuovi e più efficienti, come pure con vari aggeggi che fanno parte del concetto di “domotica.” A differenza del puro risparmio, per migliorare l’efficienza bisogna investirci sopra. Ma ne vale certamente la pena considerando i prezzi attuali dell’energia. Però, anche per l’efficienza ci sono dei limiti. Probabilmente avete già lampadine a basso consumo a casa, e non è che anche con elettrodomestici nuovi di zecca si possa fare più di tanto.

E se invece uno investisse nell’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto o sul terrazzo? Qui si parla di costi abbastanza alti ma, a seconda di quello che uno si può permettere, ci sono molte possibilità. Si parte con il “microfotovoltaico”, che oggi possiamo installare sul balcone senza beghe burocratiche. Ci sono poi impianti solari domestici sul tetto, comunità energetiche, e altre cose che possono ridurre, e anche azzerare, la bolletta elettrica. Ma non è solo una questione di convenienza economica. Il fotovoltaico ha un vantaggio enorme: vi fa diventare dei produttori!

Per spiegare la faccenda, immaginiamoci che “strizzando” i consumi avete trovato il modo di risparmiare il 20% del costo della bolletta elettrica. Bello, vero? Sì, ma immaginatevi ora che il vostro fornitore vi alzi i prezzi di un ulteriore 20%. Siete tornati al costo di prima, e in più vi tocca andare in giro con i capelli bagnati perché non vi potete permettere il phon. Strizzate qualche altro consumo? A questo punto vi resta poco più che andare a lavare i panni nel ruscello. E anche se arrivaste a queste soluzioni estreme, nulla vieta al fornitore di aumentare i prezzi di nuovo. E serve a poco cambiare fornitore: i prezzi dell’energia sono determinati dal mercato internazionale.

Se invece siete produttori, siete in una situazione completamente differente. I fornitori possono anche raddoppiare i prezzi, o magari quintuplicarli (è successo, recentemente) ma, perlomeno per la frazione di energia che producete, non ve ne potrebbe infischiare di meno. Questa si che è una buona idea!

Questo ragionamento vale non solo a livello individuale o familiare, ma anche per l’intero “sistema Italia”. Se investiamo seriamente sull’energia rinnovabile e sull’elettrificazione delle infrastrutture, in qualche anno saremo in grado di liberarci, perlomeno in parte, dalla schiavitù che ci viene dal dover importare energia dall’estero. Lo possiamo fare. Facciamolo!

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