Gaffe per Gennaro Sangiuliano. “Basta con i fondi dati solo ai film di sinistra. Chiederò alla Rai di fare una fiction sulla vita di Indro Montanelli e su quella di Oriana Fallaci“, ha dichiarato il ministro della Cultura in un’intervista rilasciata a “Il Giornale“. Lo scivolone dell’ex direttore del Tg2 è stato subito rilanciato sui social, proprio il servizio pubblico ha realizzato una miniserie dedicata alla giornalista e scrittrice fiorentina. “L’Oriana”, questo il titolo, è stata trasmessa su Rai1 nel 2015, il 16 e 17 febbraio. Protagonista Vittoria Puccini, alla regia Marco Turco. Prodotto disponibile ancora su RaiPlay, dove sono si trovano con facilità numerosi contenuti anche su Indro Montanelli.
Il titolare del dicastero annuncia un cambio di rotta: “L’erogazione dei fondi è stata assolutamente unilaterale: si finanziavano film che fossero coerenti con una certa narrazione culturale della società italiana, della nazione e del mondo. Io, invece, voglio una cultura plurale. Come dice Marcello Veneziani bisogna rompere la ‘cappa’. Tutti devono esprimersi: non voglio sostituire un’egemonia di destra con un’operazione sostitutiva, ma voglio aggiungere. Se qualcuno vuole fare un film su D’Annunzio o su Pirandello, deve poterlo fare liberamente…”. In questi giorni è nelle sale il film “La stranezza” di Roberto Andò con Toni Servillo impegnato proprio nei panni di Luigi Pirandello, al suo fianco il duo comico Ficarra e Picone.
Sangiuliano esclude tensioni con Sgarbi (“Siamo amici da trent’anni e non abbiamo mai litigato. Non credo che ci sarà alcun problema con lui”) ma frena sul coinvolgimento di Morgan: “Per fare il direttore del dipartimento di un ministero, ci vogliono dei titoli ben comprovati, esistono dei meccanismi concorsuali, ci sono dei pre-requisiti che bisogna avere e che non so se Morgan li ha. Ma, per il resto, per il fare il consulente nell’ambito musicale, tutto è possibile“.