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Luciana Littizzetto: “Dopo i rave propongo anche: divieto di vestirsi da gerarca nazista e/o soldato fascista e/o amazzone di Gheddafi alle feste…”

La comica torinese, nel tradizionale spazio sulla scrivania di Fabio Fazio di domenica 6 novembre, ha voluto suggerire all’esecutivo altre misure da prendere immediatamente. “Io non lo sapevo che il problema numero 1 in Italia fossero i rave che per altro erano già illegali prima e adesso sono diventati illegalissimi..."

di Gianpiero Pisanello

Luciana Littizzetto, nel corso dell’ultima puntata di Che tempo che fa, ha detto la sua sui rave party. Nei giorni scorsi, il governo, in occasione del secondo Consiglio dei Ministri, ha dato priorità a una normativa contro i rave party illegali. La comica torinese, nel tradizionale spazio sulla scrivania di Fabio Fazio di domenica 6 novembre, ha voluto suggerire all’esecutivo altre misure da prendere immediatamente. “Io non lo sapevo che il problema numero 1 in Italia fossero i rave che per altro erano già illegali prima e adesso sono diventati illegalissimi. Poi per carità. Va benissimo cominciare dalle piccole cose. E allora a questo proposito ho qui un elenco di cose sulle quali a mio parere tocca subito sparare un divieto, una legge o un decreto”, afferma Luciana Littizzetto iniziando a fare una lista delle sue priorità italiane. “Divieto di vestirsi da gerarca nazista e/o soldato fascista e/o amazzone di Gheddafi e/o commercialista di Pinochet alle feste di qualsivoglia ordine e grado qualora si voglia intraprendere una carriera pubblica, ma anche una carriera in generale. Comma 2 alla legge: usare il termine “goliardata” è un’aggravante”. Poi continua: “Test obbligatorio e tagliando annuale ai carrelli dei supermercati con regolamentazione orientamento delle routine. Legge di iniziativa popolare per cui ogni politico che pronuncia la dicitura “ponte sullo stretto” debba armarsi di cazzuola e cemento per iniziarlo lui”. È necessario per la comica anche “un decreto d’urgenza per lo spazio vuoto nei sacchetti di biscotti. Perché con la crisi, il pacchetto resta lo stesso, ma diminuiscono i biscotti dentro. Applichiamo pene severe: meno di 30 biscotti nel pacchetto sei anni di galera”. Su Autostrade per l’Italia è sicura: “Una legge che le obblighi a risarcire gli automobilisti per ogni minuto di coda che fanno a causa dei loro cantieri infiniti, cantieri che peraltro lasciano aperti anche nei weekend e durante le festività, visto che devono fare ora tutti i lavori che non hanno fatto in trent’anni”. Tra sigarette elettroniche e strade non pedonalizzate, per Luciana Littizzetto “la madre di tutte le madri” è l’eliminazione dell’ora legale e il ripristino dell’ora solare: “Una cosa, c’era da fare senza disturbare: una. Lasciare sta c***o di ora solare. Quello, era da fare. Era facile, si faceva bella figura, si risparmiavano un casino di soldi”.

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