Sul Mes (Meccanismo europeo di stabilità) il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato l’impegno di ratifica dato dal governo Draghi. “Mi attesto sulle posizioni del precedente Governo di cui facevo parte: aspettiamo le decisioni della Corte costituzionale tedesca e poi decideremo”, ha detto il ministro al termine dell’Eurogruppo. “Appunto, confermiamo la stessa cosa, nel frattempo aspettiamo”, ha aggiunto il ministro quando gli è stato fatto notare che il governo precedente aveva confermato l’impegno alla firma. Nel 2019 sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni avevano espresso una forte contrarietà alla riforma del Mes sollevando critiche al modo in cui il governo Conte uno aveva gestito il dossier. “Il Mes non è stato oggetto di un’interlocuzione” a Bruxelles , “noi ancora non abbiamo aperto questo dossier” ha affermato tre giorni fa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo il suo viaggio a Bruxelles.

Secondo il senatore della Lega Claudio Borghi le parole del ministro Giorgetti sono state travisate.

Il Mes, o fondo salva stati, è stato creato nel 2011 per far fronte ad eventuali crisi di debiti sovrani nella zona euro. Entrerebbe in funzione qualora uno stato membro dovesse perdere la capacità di finanziarsi sui mercati a tassi ragionevoli. La bozza messa a punto dall’Eurogruppo e approvata dai capi di Stato già a fine 2018 dispone che i vertici del Mes (oggi il fondo è guidato dal francese Christophe Frankel) siano chiamati a valutare in via preventiva la situazione finanziaria degli Stati, compresa la sostenibilità del debito stesso. E arriva ad evocare la possibilità che i debiti pubblici giudicati troppo elevati siano ristrutturati. La riforma è stata firmata nel gennaio del 2021 da tutti i membri dell’euro e su 19 paesi solo Italia e Germania non lo hanno ancora ratificato.

Sull’impegno italiano alla riduzione del debito pubblico il ministro Giorgetti ha aggiunto “Naturalmente ognuno deve fare la propria parte e l’Italia deve fare la propria parte e la farà”. Giorgetti ha risposto a chi gli ha chiesto se sia riuscito a rassicurare il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner circa il debito italiano. “Tutti siamo preoccupati per il debito però basta spiegare la situazione. Anche con Lindner è stato un bell’incontro quindi rapporti positivi”.

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