La 34enne torinese tra le più amate influencer sui social (650mila follower solo su Instagram) sta cercando in queste ore di districare un complesso groviglio di date, dichiarazioni, fatti e verità riguardanti l’ex compagno padre dei suoi figli
Anche l’aplomb fatato del mondo di Julia Elle, alias la blogger Disperatamente Mamma, finisce nella bufera. La 34enne torinese tra le più amate influencer sui social (650mila follower solo su Instagram) sta cercando in queste ore di districare un complesso groviglio di date, dichiarazioni, fatti e verità riguardanti l’ex compagno padre dei suoi figli. Premesso che nello storytelling che ha elevato a faro di mamma appassionata e bastonata Julia Elle sui social è proprio il tono strappalacrime della storia con il suo ex, ecco che sbucano incongruenze dai suoi racconti e un intervento diretto proprio dell’ex, tal Paolo Paone che racconta un’altra versione del recente passato con la sua ex compagna. Ma andiamo con ordine. Nel primo libro autobiografico (ne sono stati pubblicati cinque ndr) scritto nel 2018 da Julia Elle – Disperata e felice (Mondadori) – la ragazza aveva scritto di essere stata abbandonata dal compagno Paolo quando la prima figlia Chloe era piccola (“Non mi amava più”, è una frase presente nel libro), e quindi di aver cresciuto la bimba da sola; Julie Elle aveva poi svelato anche che era stata abbandonata una seconda volta dopo una fugace notte d’amore in cui era stato concepito Chris. C’è scritto in Disperata e felice: “Un bicchiere di troppo e abbiamo fatto Chris. Giuro. E va benissimo così perché non potrei vivere senza il mio polpetta adorato”. La ragazza aveva poi costruito ascissa e ordinata dei suoi video casalinghi, delle sue foto, della sua quotidianità ai quattro venti (compresi visi e corpi dei bimbi piccolissimi ndr) ricordando fatiche e gioie di aver cresciuto i due bimbi da sola, fino all’incontro con il nuovo partner, Riccardo, da cui è nata la terzogenita Chiara. Il risultato in tutti questi anni è stato che Paolo è stato attaccato e visto come un essere inqualificabile. Paolo Paone, però, dopo tutto questo tempo ha rotto il silenzio. L’uomo, di professione produttore musicale e vicinissimo a Francesco Facchinetti, ha pubblicato su Instagram la sua storia, rivelando di non essere il padre di Chris. “Non ho mai fatto proclami sui social ma, oggi, in considerazione del fatto che alcuni aspetti della mia vita privata hanno assunto connotati pubblici, mi vedo costretto a questa dichiarazione così da fare chiarezza e sciogliere alcuni spiacevoli equivoci che mi vedono, mio malgrado, coinvolto”, ha scritto Paone. “Scelgo, pertanto, di rispondere, pubblicamente, una volta per tutte, agli interrogativi che mi vengono continuamente posti circa il fatto che io sarei/sarei stato un padre manchevole nei confronti del mio secondogenito. Purtroppo, per quanto io possa infinitamente amare Chris, non mi viene permesso di vantare alcun diritto nei suoi confronti poiché non sono il suo padre biologico”. Come se non bastasse ci si è messo anche l’amico Facchinetti ad aggiungere un ulteriore tassello di verità alla confessione improvvisa e inattesa: “Paolo è un uomo, un padre che vuole e deve essere tutelato. Paolo è un bravo papà che si è preso responsabilità che poteva anche non prendere E’ arrivato il momento di raccontare la verità e di fare in modo che Paolo possa continuare a fare la cosa che ama e ha scelto di fare: il padre”. A quel punto però Julia Elle non ha potuto tacere oltremodo, ma sembra un po’di quelle volte in cui la toppa è peggiore del buco, tanto da incolpare dal nulla Paone per violenza e soprusi. “Volevo tutelare i miei figli, ma a questo punto devo dire la verità. Quello che ho raccontato nei miei libri è una versione che non voleva mettere nelle mani di chiunque la complessità e le fatiche che la storia di Chloe e Chris porta con sé. Il padre di Chloe è sempre stato violento e ci ha fatto vivere un inferno, finché non siamo riuscite a scappare”. L’influencer parla di insulti, urla, minacce di morte e perfino di un coltello puntato alla gola. Infine sostiene che il contenuto dei libri sarebbe stato concordato con Paone stesso: “Sapeva che la versione dei libri era all’acqua di rose e a lui andava bene, l’avevamo concordata. Per lui era assicurarsi che la verità non venisse mai fuori, per me era tutelare Chloe”. Del tutto diversa invece la storia del piccolo Chris. “È nato da un altro uomo che ha scelto di non essere padre. I bambini conoscono la loro storia, Riccardo, i miei amici e la mia famiglia conoscono tutto”. Solo che dopo cinque libri, tutti venduti oltremodo, e una verità che sembrava scolpita nella pietra, sono proprio quei fan accaniti che hanno elevato la ragazza a mito social a chiedere il conto. In tanti infatti si chiedono: ma a quale storia abbiamo creduto e seguito se poi vengono ora cambiate le carte in tavola?