Superato il caos mediatico relativo all’uscita infelice riservata a Marco Bellavia nella casa del Gf Vip, la sorella di Elettra ha fatto nuovamente infuriare il web
Ginevra Lamborghini pecca nuovamente di superficialità. Superato il caos mediatico relativo all’uscita infelice riservata a Marco Bellavia nella casa del Gf Vip, la sorella di Elettra ha fatto nuovamente infuriare il web. E se inizialmente con “Merita di essere bullizzato” riferito all’ex volto di Bim Bum Bam la concorrente era stata squalificata dal reality, ora Lamborghini ha ricevuto un cartellino rosso da parte del pubblico di Twitter. Proprio su questo social Ginevra è stata presa di mira insieme alla sua famiglia da haters che sono arrivati perfino ad augurare la loro morte. Nelle scorse ore quindi Lamborghini ha deciso di sfogarsi sui social: “Ragazzi sono costretta a parlare di ciò che sta succedendo ed è accaduto anche ieri sui social. Parlo soprattutto di Twitter per essere chiari. Sono state scritte molte offese dirette a mia madre, mia sorella e a me. Mia mamma è stata presa di mira perché ha detto che apprezzava Pamela Prati. Lei ha semplicemente detto per chi avrebbe votato durante il televoto. Ricordiamoci che mia mamma è una telespettatrice come tante altre e ha solo scritto di salvare Pamela”.
E ancora: “Vi pubblico una parte delle cose orrende rivolte a mia mamma. Questo va avanti dal giorno in cui sono stata squalificata dal programma. Ieri sera sono fioccati sotto il post di sostegno a Pamela. Mia sorella e mia mamma costrette a cancellare l’app di Twitter”. Ed è proprio riguardo questo social che è esploso il caos per una storia Instagram, poi cancellata, con un preciso riferimento al disastro di Chernobyl. L’ex concorrente ha infatti deciso di paragonare Twitter alla centrale nucleare ucraina dove si verificò un incidente a fine anni Ottanta, coniando un nuovo nome: “Twernobyl”. Inevitabilmente questo paragone ha ricevuto numerosi insulti tanto da portare Ginevra a fare un dovuto chiarimento in merito. “Twernobyl è rivolto agli hater tossici e ovviamente non al fandom. Lo davo per scontato ma evidentemente non mi sono spiegata bene”. E se spesso ci si affida all’incomprensione causata dai social, le parole sono chiarissime e gravi. Come le emoticon, del resto.