“Strumentalizzare gli immigrati come scudi umani è un atteggiamento indecente ed è fatto per sostenere questo circuito delle Ong, che di fatto è anche economico. L’immigrazione deve essere gestita, guarda caso gli sbarchi sono ripartiti col governo Meloni. E la sinistra, gli armatori e tutta la grancassa delle Ong stanno facendo strumentalizzazione politica”. È la teoria esposta a “L’aria che tira” (La7) dal deputato di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, che si rende protagonista di un vivace botta risposta prima col giornalista David Parenzo, poi con Cecilia Strada, responsabile della comunicazione per la onlus italiana ResQ People Saving People.
“Mollicone è più credibile se parla di Peppa Pig“, commenta Parenzo.
“Non siamo alla Zanzara – insorge il parlamentare – Stiamo parlando seriamente, non fare cabaret”.
Non si fa attendere la replica di Cecilia Strada: “Io sinceramente sono un po’ stanca di queste mezze frasi, di sospetti, di velate calunnie e di insinuazioni. Tra un po’ sulle Ong si sarà indagato più che su Totò Riina“.
“Si chiamano libere opinioni”, ribatte Mollicone.
“Certo – risponde Strada – ma nel momento in cui vado in giro a fare delle insinuazioni, qualcuno può anche risentirsi e risponderti che quella è una calunnia. C’è anche il diritto di difesa. Quindi, smettiamola di fare insinuazioni“.
“Non parlavo di lei”, commenta Mollicone.
E Cecilia Strada chiosa: “Si è indagato in lungo e in largo su quello che fanno le navi di soccorso in mare. E quello che fanno le navi di soccorso in mare è esattamente rispettare il diritto. Si chiama ‘ricerca e soccorso’ e le navi delle Ong fanno quello. Le navi di soccorso sono fatte per soccorrere persone, per poi portarle a un porto, esattamente come un’ambulanza è fatta per portarti in ospedale. Qui stiamo parlando semplicemente dei diritti umani delle persone che vengono soccorse in mezzo al mare“.