"Desidero ringraziare per l'onore che mi concedete" ha detto il principe secondo cui incendi, siccità e l’innalzamento delle temperature "sono conseguenze dei cambiamenti climatici sui quali gli scienziati ci mettono in guardia da decenni"
“Sono lieto di ricevere questo riconoscimento dalla vostra prestigiosa università, che è un punto di riferimento nel campo della ricerca scientifica sulle problematiche ambientali”. A dirlo il principe Alberto II di Monaco nella lectio magistralis all’Università Mediterranea di Reggio Calabria che gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze forestali e ambientali. “Desidero ringraziare per l’onore che mi concedete” ha detto il principe secondo cui incendi, siccità e l’innalzamento delle temperature “sono conseguenze dei cambiamenti climatici sui quali gli scienziati ci mettono in guardia da decenni. Di fronte alla crescente intensità di questi fenomeni, è essenziale agire collettivamente e con determinazione, basandosi sulle evidenze fornite dalla comunità scientifica”.
Il principe Alberto ha sottolineato il lavoro della sua fondazione che “dal 2016 ha sviluppato numerosi progetti di collaborazione con università e istituzioni scientifiche prestigiose. Formare le nuove generazioni sulle questioni ambientali, sensibilizzarle sui pericoli che minacciano gli equilibri del pianeta e dei modi per affrontarli, sono compiti essenziali per il nostro comune futuro. Coinvolgere le nuove generazioni significa stimolare la consapevolezza e creare una forma di civismo ambientale”. La fondazione nel 2023 lancerà l’iniziativa “Re.Generation” che “consentirà la creazione di una comunità internazionale di giovani talenti, per offrire loro l’opportunità di confrontarsi, di esprimere le proprie opinioni e seguire corsi di formazione specializzati”. Alberto II si è soffermato anche sul tema del Mediterraneo.
“Il Principato e la mia fondazione si sono impegnati, in collaborazione con gli attori locali e le istituzioni scientifiche regionali, a favorire una cooperazione che è riuscita a coinvolgere non solo diversi attori, ma anche gli Stati, su problematiche complesse. Sono convinto che questo nuovo modello porterà progressi dei quali beneficeranno i più vulnerabili e le generazioni future, tracciando un percorso diretto dalla scienza alla costruzione di un avvenire comune”. Parole a cui hanno fatto eco quelle del rettore Giuseppe Zimbalatti che ha sottolineato: “Una laurea honoris causa è una prerogativa concessa alle università italiane di valorizzare anche a livello di diffusione culturale, personalità che hanno dimostrato grande valore sui temi della scienza, della cultura e ovviamente dell’ambiente. Il principe Alberto II di Monaco si occupa e opera in tanti altri campi. A noi ha interessato il suo impegno nei confronti degli ecosistemi del bosco e della foresta a tutela degli stessi nel mondo“.