Il cantante si è raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera, tra ricordi familiari e carriera
“Sono fisicamente incapace di essere fedele“. Parole di Fausto Leali che in una lunga intervista sul Corriere della Sera le ribadisce con convinzione: “Fedele mai. Avevo troppe occasioni, non si può dire sempre di no, ero un debole, che ci potevo fare? Ma tutte storielle passeggere“. Un viaggio nella storia personale e artistica del cantautore: dal duetto con Mina al papà fabbro che “in guerra aveva perso una gamba, amputata appena sotto il ginocchio. Ogni mattina si allacciava la protesi con delle stringhe di cuoio e montava in bicicletta per raggiungere la bottega, 15 km a andare e 15 a tornare”. L’amore, dicevamo. E soprattutto l’infedeltà: “Le racconto questa: 1964, non ero ancora sposato. Cantavo al Gallery di piazza san Babila. Incontrai una ragazza, mi aspettò fino alle tre di notte, poi mi portò a casa sua. Qualche sera dopo venne a trovarmi. Al tempo alloggiavo all’Hotel Pavone di via Dandolo. Chiese al portiere se poteva salire, ma lui le spiegò che… beh, che ero già occupato. Lei allora uscì, cercò la mia auto e mi fracassò tutti i vetri con il cric”. Ora Leali dice di “rigare dritto” con Germana Schera, sua moglie e corista. “Candido e puro come un giglio”.