Il ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio guidato dallo chef, star televisiva e imprenditore Antonino Cannavacciuolo conquista le tre Stelle Michelin ed entra nel gotha della cucina mondiale. “Nei piatti lo chef Cannavacciuolo ci mette il cuore ma anche tecnica, equilibrio e precisione estetica che si traducono per l’ospite in pure emozioni”, commenta il direttore guida Michelin Italia Sergio Lovrinovich. Sono dodici i ristoranti che, secondo il giudizio degli ispettori della “rossa” valgono il viaggio: oltre alla new entry Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara), Piazza Duomo a Alba (Cuneo), Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), St. Hubertuso a San Cassiano (Bolzano), Le Calandre a Rubano (Padova), Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (L’Aquila), Mauro Uliassi a Senigallia (Ancona), e Enrico Bartolini al Mudec a Milano. In Totale, in una notte di eclissi lunare, la 68/ma edizione della Guida Michelin ha illuminato la penisola con 38 nuove stelle, delle quali 1 tristellato, 4 Due stelle, e 33 una stella, mentre le nuove stelle verdi sono 19. E tra le 38 novità sono 20 gli chef con età pari o inferiore ai 35 anni. “L’Italia ha particolarmente colpito i nostri ispettori quest’anno e brilla di luce propria – ha commentato Gwendal Poullenec, direttore internazionale delle guide Michelin – segnando un nuovo record per la penisola che sottolinea quanto la tradizione della cucina italiana e l’innovazione siano un connubio perfetto tra storia e convivialità”. Premiato molto anche lo spirito imprendioriale con chef da record: Enrico Bartolini conta in totale 12 stelle Michelin e riceve il premio Chef Mentore 2023, Antonino Cannavacciuolo conta 7 stelle Michelin nei suoi diversi locali e bistrot tra Piemonte, Toscana e la natìa Campania, mentre il gruppo di Heinz Beck annovera 4 stelle Michelin in Italia e ha nove ristoranti nel mondo.
L’edizione numero 60 celebra anche le idee rivoluzionarie in cucina ma per lo chef Cannavacciuolo “la vera rivoluzione è cucinare bene, la storia si fa con la buona cucina”. Particolarmente soddisfatto per questo “momento magico” ha ricordato che “con ogni riconoscimento Michelin succede qualcosa di bello in famiglia: la prima stella Michelin nel 2003 coincide col matrimonio, la seconda stella – ha detto – è arrivata nel 2006 quando è nata mia figlia, oggi festeggio l’anniversario del matrimonio e sia i miei genitori che i suoceri festeggiano 50 anni di nozze. Questo è un traguardo ma chi mi conosce bene sa che già sto pensando ad altri progetti”.
Sono inoltre quattro i ristoranti che nella guida Michelin Italia 2023 vantano l’ambito riconoscimento delle due stelle Michelin e tutti gli chef premiati sono giovani under 35. Roma ottiene una doppietta, con le due stelle assegnate a Acquolina, chef Daniele Lippi, presso l’hotel The First nel centro storico della capitale, e Enoteca La Torre chef Domenico Stile a Roma. Peraltro il panorama stellato a Roma e i Castelli annoverano anche il riconoscimento di una stella Michelin a Pulejo, chef Davide Pulejo a Roma, e Sintesi a Ariccia.
Due stelle Michelin vanno al St. George by Heinz Beck a Tarormina (Messina) e Locanda Sant’Uffizio by Enrico Barkoni chef Gabriele Boffa a Penango (Asti). “Bello, bello, bello. Prendere le stelle Michelin – ha commentato Heinz Beck – è sempre meraviglioso, ma quello di oggi per me è un doppio premio. Confermate le tre stelle Michelin per la Pergola a Roma, e arrivano due stelle Michelin per il St. George by Heinz Beck a Taormina. Per me vale doppio, un sogno perché mia moglie è siciliana e la dieta mediterranea coi sapori e gli ingredienti siciliani è sempre stata una buona amica”. Va poi a Enrico Crippa, chef del ristorante tre stelle Michelin Piazza Duomo a Alba (Cuneo) il riconoscimento della stella verde Michelin, e altre 18 nuove insegne, tra cui Dalla Gioconda a Gabicce Monte (Pesaro Urbino), particolarmente impegnato nel packaging ecosostenibile, e Osteria del Viandante a Rubiera (Reggio Emilia) con politiche inclusive nell’accoglienza, oltre che Davide Guidara per le scelte di riduzione del consumo idrico al ristorante I Tenerumi sull’isola di Vulcano, alle Eolie. Guidara, 28 anni, è stato anche premiato da Marco Lavazza col Premio Michelin Giovane Chef 2023.