Un ragazzo di 21 anni è morto in un appartamento a Segrate (Milano) a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. Insieme a lui c’era anche il compagno 24enne, trasportato in codice rosso all’ospedale Fatebenefratelli. La vittima si era trasferita in Lombardia dalla Campania lo scorso ottobre e viveva in un residence a pochi chilometri dall’aeroporto di Linate: aveva ottenuto l’alloggio grazie ad una convenzione con l’azienda dove lavorava con un contratto di stage.

Al momento della fuga di gas che ha provocato l’intossicazione, i due si trovavano entrambi nell’appartamento. L’allarme è scattato alle 11:49 di questa mattina, quando i genitori del 21enne hanno allertato alcuni amici perché da ore non ricevevano risposta alle telefonate. Quando i soccorritori sono entrati nell’appartamento hanno potuto soltanto constatare la morte del 21enne.

La Procura di Milano ha disposto il sequestro del locale caldaia dal quale sarebbe partita, stando ai primi accertamenti, la fuga di monossido di carbonio. Dopo che avrà ricevuto i primi atti da vigili del fuoco e carabinieri, che stanno indagando, il pm di turno Luigi Luzi, oltre a disporre l’autopsia, aprirà un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose. Anche un’eventuale consulenza, che potrebbe essere disposta sempre dalla Procura, servirà ad accertare nel dettaglio se la causa delle esalazioni di monossido sia stata un guasto alla caldaia, come si ipotizza al momento. Con gli accertamenti nell’indagine saranno valutate le eventuali responsabilità dei titolari del residence e dei responsabili della sicurezza della struttura. E con iscrizioni, anche a garanzia, per tutte le analisi che serviranno.

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