Tra i reati contestati agli indagati ci sono quelli di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, falso in atto pubblico, abuso in atto d'ufficio e frode in pubbliche forniture
Pino Munno, ex assessore di Rende, agli arresti domiciliari. Mentre per Marcello Manna, sindaco del comune calabrese dal 2014, è stato disposto il divieto di dimora e una misura interdittiva. Sono gli effetti dell’inchiesta della Procura di Cosenza sulla gestione dei lavori pubblici a Rende. Stamattina carabinieri e i finanzieri del Comando provinciale hanno eseguito tre arresti e altri provvedimenti cautelari nei confronti di esponenti istituzionali, dipendenti del Comune e imprenditori. Nel mirino della Procura c’è in particolare Pino Munno, già coinvolto nell’inchiesta “Reset”.
Tra i reati contestati agli indagati ci sono quelli di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, falso in atto pubblico, abuso in atto d’ufficio e frode in pubbliche forniture. Complessivamente, stamattina, i militari, hanno eseguito tre misure di applicazione di arresti domiciliari, otto misure cautelari interdittive della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e servizio, dodici misure cautelari interdittive di esercitare attività professionale ed imprenditoriale.