Mou non ha fatto nomi, ma è chiaro a tutti che il giocatore criticato duramente dal tecnico è il terzino olandese. E così torna alla mente quanto accaduto durante la partita con la Lazio
Probabilmente il primo effetto desiderato Mourinho lo ha già ottenuto: il giorno dopo il pareggio della Roma contro il Sassuolo, che segue alla sconfitta contro la Lazio nel derby, al centro dell’attenzione non ci sono le prestazioni dei giallorossi ma il calciatore che è stato attaccato a microfoni aperti subito dopo la partita. La frase di Mourinho è diventata virale già poche ore dopo il fischio finale: “La squadra ha provato a vincere, controllando un avversario molto difficile e mi dispiace perché è stata tradita dall’atteggiamento non professionale di un giocatore di cui non faccio il nome. L’ho già detto nello spogliatoio”, ha detto l’allenatore della Roma a Dazn.
Mou non ha fatto nomi, ma è chiaro a tutti che il giocatore criticato duramente dal tecnico è Rick Karsdorp. Il terzino olandese, entrato nella ripresa al posto di Celik, è stato infatti protagonista in negativo nel gol del pareggio del Sassuolo: sul passaggio di Kyriakopoulos si è lasciato sfuggire alle spalle Laurienté, che ha potuto liberamente arrivare sul fondo e mettere in mezzo la palla per la rete di Pinamonti che ha fissato il punteggio sull’1-1, dopo che la Roma all’80esimo aveva faticosamente ottenuto il gol del vantaggio con Tammy Abraham.
“Uno solo ha tradito lo sforzo degli altri quindici. Non ho parlato così di Ibanez contro la Lazio, perché il suo atteggiamento è stato sempre top. L’errore fa parte del gioco, i miei calciatori sanno che possono sbagliare, senza nessun tipo di problema, ma l’atteggiamento non professionale e non corretto con i compagni mi dispiace”, ha rincarato la dose Mourinho. Che poi ha concluso con un altro attacco: “Ho invitato quel giocatore a trovarsi un altro club per gennaio”.
Può essere che da qui a gennaio succedano tante cose e che alla fine Karsdorp possa ricucire il rapporto con Mourinho, ma la certezza è che lo sfogo dell’allenatore non è dovuto solo a quanto accaduto negli ultimi 10 minuti di mercoledì. Infatti, già durante il derby di domenica scorsa era emersa tutta l’insofferenza del terzino olandese nei confronti del tecnico: quando era stato sostituito, Karsdorp aveva tirato dritto verso gli spogliatoi, senza fermarsi in panchina a incitare i compagni. Poi era rientrato, ma questi gesti difficilmente sfuggono all’occhio di Mou. Che poi, non è la prima volta, li “usa” per tentare di dare una scossa a tutto il gruppo.