“Non capisco come nel Pd e nel centrosinistra si possa anche solo ipotizzare di candidare Letizia Moratti a guidare la Regione. Bisogna smettere di aspettare che arrivi un papa straniero. Sono stufa di dover votare il meno peggio, voglio persone di cui possa fidarmi e di cui possa condividere le idee”. Ottavia Piccolo, attrice con un passato da milanese e donna di sinistra, non si rassegna alle aperture sentite in questi giorni sull’ex vicepresidente della Lombardia.
Non è contenta che la Moratti si candidi?
Sono contenta per lei, se lei è contenta. Ma non capisco veramente questa corsa ad accaparrarsela da parte della sinistra. Perché se c’è una persona che abbiamo imparato a conoscere come fieramente di destra, questa è la Moratti. Se Calenda e Renzi sono contenti di sostenerla, è la prova che vogliono essere di centrodestra anche loro.
Senza scomodare Renzi e Calenda, anche all’interno del Pd c’è stato molto dibattito sull’opportunità o meno di sceglierla come candidata.
Mi sembra assurdo, non capisco.
Che non abbiano idea di chi candidare?
Capisco che per molti non esista una candidata o un candidato sufficientemente forte, ma la colpa è loro, nostra. Della sinistra, che non sa valorizzare le possibilità e le persone che ha dentro.
Chi le piacerebbe venisse valorizzato?
Penso per esempio a Pierfrancesco Majorino, persona competente e preparata che fa politica da tanto e la fa seriamente. Una persona di sinistra, potrebbe benissimo essere lui il candidato giusto.
È possibile che corra alle primarie, se verranno indette. Ma al momento pare che dal Pd abbiano chiesto di candidarsi a Pisapia e stiano aspettando una risposta.
Non capisco nemmeno come si possa andare a ripescare lui. Ero a Milano nel periodo in cui ha sconfitto la Moratti, per me è stata una grande vittoria, abbiamo festeggiato. È stato un buon sindaco, ma poi si è occupato di altro. Credo che dovremmo puntare su gente un po’ più giovane. Non si deve aspettare ogni volta un nome che faccia rumore, che sia già conosciuto in modo da non fare fatica. Invece bisogna fare proprio quella fatica lì che è necessaria per promuovere le persone che si ritengono giuste per un ruolo. Non dobbiamo sempre aspettare qualcuno che ci folgori.
Questa volta a folgorare è stata la Moratti…
Proprio non capisco. E mi preoccupo.
Con lei si può vincere, ritiene qualcuno a sinistra.
Basta con ‘sto discorso.
Lei preferisce perdere?
No, voglio vincere. Ma voglio vincere senza scendere sotto la soglia della decenza. Voglio vincere con le persone che ritengo giuste, che hanno le idee che condivido. Altrimenti prendiamo la sorella di La Russa, se ne ha una, e magari lei ci fa vincere perché è la sorella di La Russa. Ma che discorso è? Io sono stufa, da vent’anni voto il meno peggio dicendo “sennò facciamo vincere gli altri” e tanto perdiamo sempre. Vorrei delle persone delle quali fidarmi, non nelle quali credere con atteggiamento fideistico.
Perché non si fida della Moratti?
Il suo lavoro per la sanità lombarda non mi sembra abbia brillato in quanto a misure utili alla sanità pubblica. Per me la sanità pubblica è un punto fondamentale, la sanità deve essere pubblica.
Eppure la Moratti piace anche a sinistra, per esempio in certi salotti buoni.
Forse è il fascino della buona borghesia a venir fuori, qui addirittura dell’aristocrazia. Lei è una signora di buone maniere, ma non credo questo basti. Sembra che chi nel Pd dice no alla Moratti sia un mangiaprete, un “mangiabambini”, un “mangiasignoreperbene”. Ma non è proprio questo il caso. Chi dice no, pensa in buona fede che non possa essere una buona presidente di regione.
Evidentemente per qualcuno, anche nel Pd, lo sarebbe…
Vivo a Venezia da qualche anno, meno male che questa volta non voto a Milano.