“Ho sempre saputo che certe mie battaglie e denunce le avrei potute pagare caro, questa volta mi sono costate 21 giorni di prognosi e poteva andare anche peggio se non fosse prontamente intervenuto un tassista che ringrazio di cuore”. La sera dell’11 novembre, intorno alle 22.24, il consigliere regionale della Campania, Francesco Emilio Borrelli, si trovava davanti al suo garage. Stava parcheggiando lo scooter, quando una persona in moto con casco integrale lo ha investito “di proposito”. Lo ha raccontato in una nota lo stesso consigliere regionale di Europa Verde che alle scorse elezioni politiche è stato eletto alla Camera dei deputati. Il forte impatto lo ha fatto cadere ed è rimasto incastrato tra il suo scooter e un’impalcatura. A quel punto l’investitore si è affiancato a Borrelli, si legge nella sua nota, “ma fortunatamente è sopraggiunto un tassista che si è fermato a prestare soccorso, pensando a un incidente stradale”. Proprio mentre il tassista aiutava Borrelli a rialzarsi, l’uomo in sella alla moto si è dileguato a tutta velocità.
Una vicenda, dice il consigliere, “dai contorni inquietanti che non fa escludere la pista di una vendetta trasversale”. Borrelli nell’ultimo periodo aveva denunciato le occupazioni abusive da parte degli esponenti di un clan di camorra, all’interno di un palazzo storico di Pizzofalcone, nel Napoletano. La sua denuncia ha poi fatto scattare gli avvisi di sfratto per le famiglie che si trovano abusivamente all’interno dello stabile. “La Polizia ritiene che anche questa sia una pista percorribile per le indagini poiché agli inquirenti risulta che uno dei metodi più utilizzati per le vendette trasversali è proprio quello degli incidenti stradali – si sostiene nella nota di Borrelli -. I delinquenti tentano di investire la vittima e far passare l’accaduto come un semplice incidente, cercando di nascondere la premeditazione e quindi puntando, se scoperti, a pene più leggere”.
“Certo, mi preoccupa la modalità con la quale queste intimidazioni vengono perpetrate, ma senza dubbio non arretrerò mai di un millimetro e anzi mi auguro che le mie azioni possano essere un punto di partenza e fare da sprone a tutti i cittadini, perché soltanto denunciando le malefatte che avvengono in questa città potremmo vivere una vita migliore. Negli anni hanno provato più volte a fermarmi con la violenza, non ci riusciranno mai”. “Mi ha telefonato il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, dicendomi che secondo lui è opportuno che sia innalzato il livello di protezione – ha dichiarato all’Ansa Borrelli -. Prima dovevo comunicare i luoghi pubblici dove mi recavo che per me erano più a rischio, ora dovrò comunicare alla questura tutte le volte che esco, dove vado e tutte le volte che sono casa”.