“I bambini urlavano. Tutto quello che riuscivo a sentire erano le grida dei bambini che stavano annegando. Ho visto cadaveri galleggiare al mio fianco. È stato allora che l’orrore ha preso il sopravvento”. Nel documentario The Crossing, di Itv, un uomo racconta i tragici momenti del peggior disastro marittimo nella Manica degli ultimi 30 anni. Intorno alle 2 di notte del 24 novembre 2021, il gommone su cui viaggiavano 34 migranti ha iniziato a sgonfiarsi e a imbarcare acqua dopo che il motore è andato in avaria. È a questo punto che Regno Unito e Francia hanno iniziato il gioco dello scaricabarile sulla pelle delle 27 persone che di lì a poco sarebbero morte affogate.

Un rimpallo di responsabilità tra le guardie costiere dei due Paesi svelato dal documentario di Itv e riportato dal britannico Guardian. Lo scambio di comunicazioni tra le due nazioni che affacciano sul canale della Manica è durato ore, impedendo di salvare molte vite. Un tempo cruciale in cui si è discusso dell’esatta posizione dell’imbarcazione e della conseguente competenza territoriale. Ai passeggeri in preda al panico è stato comunicato l’arrivo dei soccorsi. Una dichiarazione della cui falsità si sono presto rese conto le persone a bordo del gommone, mentre annegavano una dopo l’altra. Alle 4.16, un’ultima chiamata alla guardia costiera francese: “La gente è in acqua, è finita”. I sopravvissuti sono stati solo due. Ancora mancano all’appello cinque dispersi.

Immagine d’archivio

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