Francesca, 28 anni, fitness influencer molto popolare sui social, ha rivelato nelle scorse ore di essersi sottoposta ad un intervento di salpingectomia quando aveva 23 anni. E sui social si è scatenato il dibattito
Avrebbe dovuto insegnarcelo (se mai fosse necessario) il caso di Jennifer Aniston: farsi i fatti propri sulle gravidanze altrui è sempre una saggia scelta. Eppure, il dibattito che si è scatenato in queste ore intorno a Francesca Guacci ci dimostra che ancora siamo ben lontani dall’aver compreso la lezione. Ma andiamo con ordine. Francesca, 28 anni, originaria di Massanzago (Padova), fitness influencer molto popolare sui social, ha rivelato nelle scorse ore di essersi sottoposta ad un intervento di salpingectomia quando aveva 23 anni. Si tratta di un delicato intervento che consiste nell’asportazione delle salpingi, ossia delle tube uterine, da lei fatto in modo consapevole per non avere figli. Concetto, questo, che ha ben spiegato su Instagram, sottolineando di aver preso la decisione dopo una lunga riflessione. “La mia è una consapevolezza profonda, non un capriccio – ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera -. Non è una scelta superficiale, ma ragionata, lucidissima. Ho fatto l’intervento 5 anni fa, quando avevo 23 anni e non ho mai avuto rimpianti. Non voglio essere madre perché la mia vita è già molto piena di altro, non sarebbe corretto avere figli e non dedicare loro il tempo e l’amore a cui hanno diritto. Io ho istinto materno, ma lo canalizzo in altro, nella creatività. Sono anche madre di me stessa prendendomi cura del mio benessere fisico e mentale”.
La sua, insomma, è stata una scelta assolutamente legittima. Peccato che i soliti leoni da tastiera si siano puntualmente messi a commentare, sparando sentenze e giudicando la ragazza per il suo non voler diventare madre. E lei, armata di tanta pazienza, ha deciso di rispondere puntualmente alle critiche: “Per carità ognuno è libero e non si giudica ma a 23 anni si è giovani e tante cose possono cambiare nella vita, magari a 40 ti viene il desiderio opposto meglio lasciare delle porte aperte per non precludersi nulla”, le scrive un utente. E lei: “Non mi pare proprio il caso di aspettare i 40, per una questione del genere. Ora comunque ho 28 anni e sono molto serena e convinta di ciò che ho fatto. Ogni decisione porta con sé una responsabilità. Non credo che mi pentirò mai. E, se anche dovesse accadere, penserò alla fecondazione in vitro“. Ancora, a chi l’accusa di averlo detto solo per avere visibilità replica: “Non c’è nulla di male nel cercare visibilità, ma ti assicuro che non userei proprio questo come primo mezzo per ottenerla”. E alla signora che commenta: “Non tutte hanno l’istinto materno“, Francesca controbatte: “In realtà lo abbiamo tutte, però ciascuna di noi lo canalizza in modo differente”.