E alla fine la laureata in tempi record ha chiuso il suo profilo Instagram. Troppi insulti, troppe insinuazioni, troppe perplessità da parte di compagni di facoltà e di gente comune. Carlotta Rossignoli, la 23enne laureata in medicina al San Raffaele di Milano con un anticipo larghissimo, e allo stesso tempo affermata influencer sempre piena di impegni sociali e modani, ha deciso di fare un passo di lato rispetto al polverone creatosi attorno ad alcune sue interviste auto promozionali. La ragazza ha spiegato che “è tutta invidia”, perché il suo percorso universitario “è stato fatto rispettando la legge”. Poi il click su Instagram. Gesto che per chi vive di interazioni social lascia alquanto stupefatti. La storia della Rossignoli era salita agli onori delle cronache per aver stracciato ogni record: laurea in Medicina all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, 110 e lode, menzione di onore e un anno di anticipo rispetto alla normale decorrenza dei termini. Era stata Selvaggia Lucarelli a sollevare il “caso” Rossignoli su Il Domani “Carlotta Rossignoli ha frequentato un liceo a pagamento con programma internazionale (Alle Stimate), si è laureata in inglese in un’università privata che le ha consentito di abbreviare l’iter con una retta fino a 20.000 euro l’anno (al San Raffaele)”, ha scritto Lucarelli.
“Ha frequentato corsi di inglese a Cambridge, viaggia in giro per il mondo da quando era bambina, ha tutti i mezzi economici e le altissime aspettative familiari che le consentono di perseguire i suoi ambiziosi traguardi senza soste, necessità, preoccupazioni. Di sicuro non ha mai dovuto pensare a come pagarsi le tasse o l’affitto di un buco di stanza da fuori sede”. Lucarelli nel suo articolo segnalava anche i dubbi sull’iter accademico della ragazza da parte dei compagni di corso, come ad esami sostenuti a porte chiuse. Nella polemica, oltre alle smentite dell’ateneo stesso, si era inserito la virostar Roberto Burioni, docente del San Raffaele: “Carlotta non ha avuto nessuno sconto e nessuna facilitazione: questo percorso è disponibile per tutti gli studenti della nostra Università, e non si capisce il clamore suscitato visto che io stesso, che ho impiegato i regolari cinque anni per fare il Classico, mi sono laureato all’Università Cattolica nel lontano 1987 a ventiquattro anni. Forse la mia fortuna è stata che allora non c’erano i social”. Lucarelli aveva però rintuzzato il colpo burioniano rilanciando: “Il primo semestre del sesto anno inizia ad ottobre. Su come abbia fatto fare ore e crediti obbligatori un anno prima resta un grande punto interrogativo. Possiamo vedere le date riportate sul libretto del tirocinio?”.