Il racconto del quotidiano Il Gazzettino, che riporta le dichiarazioni del pentito Emanuele Merenda e quelle di Salvatore Baiardo, l'uomo che ha gestito la latitanza dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano in Nord Italia
Matteo Messina Denaro è stato in Veneto, in provincia di Treviso, ma anche a Venezia, dove aveva un palazzo e poteva contare su un pass per entrare al Casinò. Lo racconta il quotidiano Il Gazzettino, riportando le dichiarazioni del pentito Emanuele Merenda e quelle di Salvatore Baiardo, l’uomo che ha gestito la latitanza dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano in Nord Italia.
Interpellato dal Gazzettino, oggi Baiardo conferma la presenza in Veneto di Messina Denaro ma anche che questi, probabilmente attraverso prestanome, aveva pure un palazzo a Venezia dove si era rifugiato riuscendo pure ad ottenere un pass per frequentare il Casinò lagunare. Secondo Baiardo, oggi Messina Denaro sarebbe gravemente ammalato e sarebbe addirittura pronto a farsi arrestare. Va sottolineato che Baiardo non è un collaboratore di giustizia, ed è stato condannato per favoreggiamento dei boss di Brancaccio.