In Rai volano stracci. Letteralmente. La sede milanese della tv di stato è stata teatro di una rissa che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Nessuna lite tra dive del piccolo schermo, però. A venire alle mani sono state le donne delle pulizie. Lo fa sapere Alberto Dandolo su Dagospia con queste parole: “Due giorni fa alle 6 del mattino mega rissa nella sede Rai di Corso Sempione a Milano tra alcune donne delle pulizie. Se le sono date di santa ragione tanto che si è reso necessario l’intervento di alcune volanti delle forze dell’ordine”. Secondo quanto riferito, il fatto è avvenuto venerdì 12 novembre nella sede Rai di Corso Sempione, a Milano. L’intervento delle forze dell’ordine fa intuire che non si sia trattato di un semplice diverbio, ma di qualcosa di ben più serio.
L’ARIA CHE TIRA IN RAI – Certo non si può negare che in Rai il clima non sia, come dire, frizzantino. Non solo dietro le quinte come in questo caso. Di recente, infatti, l’azienda è stata scossa dall’episodio che ha visto protagonista Memo Remigi che, ospite fisso di Oggi è un altro giorno, ha fatto scivolare la mano sul fondoschiena di Jessica Morlacchi. Le conseguenze inevitabili? Polverone mediatico e licenziamento dalla Rai.
IL CASO DELLA MAGLIETTA DI ENRICO MONTESANO A “BALLANDO CON LE STELLE” – Che dire poi di quel che è avvenuto nelle ultime ore a Ballando con le stelle? La Rai ha cacciato Enrico Montesano dal dance show di Milly Carlucci dopo che sono andate in onda le immagini in cui l’attore indossa una t-shirt con il simbolo e il motto della Xa Flottiglia Mas, formazione paramilitare fascista. Viale Mazzini ha diffuso una nota in cui definisce inaccettabile quanto avvenuto: “Resta inammissibile che un concorrente di un programma televisivo del servizio pubblico indossi una maglietta che rievoca una delle pagine più buie della nostra storia”. Montesano ha provato a giustificarsi sottolineando come non volesse promuovere alcun messaggio politico, e ha fatto sapere di aver messo in mezzo gli avvocati “per tutelare al meglio la mia identità personale e la mia onorabilità”. Infine, non ha risparmiato una critica all’azienda: “La maglietta da me indossata è stata visionata dai rappresentati della Rai sia durante le mie prove della prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, senza alcuna obiezione”.