I tre, di 23, 21 e 29 anni, sono finiti in carcere con l'accusa di aver abusato di una donna in una stanza di un motel: morsi, botte e mani al collo "fino a toglierle il respiro". Il gruppo ha anche ripreso gli abusi con un telefono e scattato fotografie. Uno dei tre a ottobre era stato già arrestato per omicidio
Si era allontanata da una discoteca in compagnia di uno di loro, ma quando è arrivata in un albergo sono iniziate le violenze, insieme al fratello e al cugino dell’uomo. Negli scorsi giorni, al termine di un’inchiesta condotta dalla pm Rosaria Stagnaro del dipartimento guidato dall’aggiunto Letizia Mannella, sono stati arrestati dai carabinieri di Corsico tre giovani. Sono accusati di una serie di violenze sessuali di gruppo, subite da una donna di origine haitiana.
I tre, di 23, 21 e 29 anni, tutti di origine albanese, sono finiti in carcere due giorni fa su ordinanza del gip di Milano Alessandra Di Fazio. Uno di loro, Alvardo Agaraj, da quanto si apprende, è stato già arrestato per l’omicidio di Abderrahimi Elkharmoudi, 45enne marocchino, a cui avrebbe sparato nell’ottobre scorso perché l’uomo aveva schiaffeggiato la compagna davanti la bar Agorà.
Secondo quanto ricostruito nel corso dell’indagine, i tre si sarebbero resi protagonisti di abusi orribili in una stanza di un motel di Cornaredo, tra cui morsi, botte e mani al collo “fino a toglierle il respiro”, nei confronti di una 23enne conosciuta durante all’interno di un locale di via Toqueville a Milano e che si era allontanata con uno di loro, Xhentjan Agaraj, già condannato per stalking sull’ex fidanzata, accordandosi per una “prestazione sessuale a pagamento”. Poi è stato raggiunto dal fratello e dal cugino. Gli abusi sono stati commessi proprio nel giorno in cui il 23enne voleva “festeggiare” la sua scarcerazione, anche pagando centinaia di euro al tavolo del locale per bottiglie di champagne.
I tre “durante gli atti sessuali la colpivano ripetutamente con schiaffi sul sedere e sulla faccia, la mordevano in diverse parti del corpo e, poiché la ragazza si lamentava, le dicevano ‘stai zittà'”. Ad accompagnare in auto i tre e la giovane in un motel, da quanto ha ricostruito il gip, è stato il padre di due di loro. Quando la giovane è salita in macchina, “ha iniziato ad insultarla” e le ha detto che “era interessata solo ai soldi del figlio”. Poi l’auto è arrivata al motel ed è iniziata la notte di violenze.
I tre ragazzi hanno lasciato libera la 23enne solo nel tardo pomeriggio del 3 maggio e a quel punto ha sporto denuncia. Nel corso della notte due dei tre sarebbero anche stati sottoposti a un controllo da parte dei carabinieri all’interno della struttura, ma la donna in quel frangente non sarebbe riuscita a lanciare l’allarme. “Non inficia il racconto della persona offesa – scrive il gip – il fatto che non abbia chiesto aiuto”. I tre avrebbero anche ripreso gli abusi con un telefono e scattato fotografie. È stata la stessa donna a denunciare tutto quella mattina ai carabinieri e le indagini di questi mesi hanno portato ai tre arresti.