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Ciribiribì Kodak, l’attore del celebre spot anni Ottanta rischia di perdere la casa: “Ci abita anche mia mamma di 88 anni, ma la vogliono demolire”

L'abitazione di Davide Marotta è stata oggetto di un lungo braccio di ferro con il Comune di Napoli per presunti abusi edilizi. Malgrado l'attore abbia vinto il ricorso al Tar, la sua casa rischia di essere abbattuta dalle ruspe

di Emanuele Corbo

Negli anni ’80 è diventato famoso come l’alieno di “Ciribiribì Kodak” nel celebre spot della nota marca di fotografia, oggi invece Davide Marotta fa parlare di sé per una vicenda decisamente meno allegra. L’attore infatti rischia di perdere la casa che appartiene alla sua famiglia da 3 generazioni. Si tratta di un ex rudere di fine Ottocento sito in via Cupa del Principe a Poggioreale (Napoli).

Come ricostruito da Fanpage, la casa è stata oggetto di un lungo braccio di ferro con il Comune di Napoli per presunti abusi edilizi, ma nel 2017 Marotta ha vinto il ricorso al Tar che aveva sospeso il diniego di condono del Municipio poiché l’immobile sarebbe all’interno dell’area di rispetto cimiteriale, ma il vincolo sarebbe stato posto in un secondo momento rispetto alla strutturazione. Per il Comune, dunque, la dimora è condonabile, ma la Procura di Napoli, che ha seguito un iter diverso per l’abbattimento, ne ha ordinato ugualmente la demolizione. L’abbattimento era previsto per la mattina di martedì 15 novembre alle ore 6. In molti si sono radunati davanti alla casa di Davide Marotta per chiedere di fermare l’operazione: “Giù le mani dalle case”, “No alle ruspe” sono gli slogan più gettonati. Al momento, però, come fa sapere la fonte, il procedimento di demolizione sarebbe stato sospeso.

Marotta, nel cui curriculum figurano anche La passione di Cristo di Mel Gibson e il Pinocchio di Matteo Garrone, ha così commentato la vicenda: “È una cosa che non si spiega. Martedì mi hanno comunicato l’abbattimento. Ma abbiamo vinto il ricorso al Tar sul condono. In quella casa, con me, vivono anche mio fratello e mia mamma di 88 anni. Quella masseria ha quasi 150 anni. Mio nonno ci andò a vivere da sposo negli anni Venti del 1900. Lì sono nati mia mamma nel 1934 e tutti i suoi fratelli: 8 figli. Io la comprai nel 1993 per affetto. L’abbiamo ristrutturata, ma esternamente è rimasta com’era”. La vicenda ha richiamato l’attenzione anche di Pomeriggio Cinque. Ospite del programma di Barbara d’Urso l’attore ha dichiarato: “Ho comprato quella casa per fare un regalo a mia mamma, che ha fatto tanti sacrifici per me. Noi abbiamo vinto al Tar sia per il vincolo cimiteriale che per l’acquisizione. Si tratta di una proprietà che esiste da sempre. Se anche avessi torto, mi chiedo perché bisogna abbatterla tutta e non solo un eventuale piccolo abuso? Noi lotteremo contro l’abbattimento fino all’ultimo”.

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