“Mi fa una grandissima rabbia la rottura che in queste ore si sta definendo nel Lazio tra Pd e M5s, perché così buttiamo a mare esperienze importanti di governo regionale e nazionale: la giunta Zingaretti col M5s e il governo Conte Due. Entrambe hanno fatto cose di sinistra. E auspicherei che si ripetessero”. Sono le parole dell’ex deputato di LeU, Stefano Fassina, durante la presentazione del suo libro, “Il mestiere della Sinistra nel ritorno della Politica”, presso il circolo romano del Pd di Donna Olimpia.
Fassina sottolinea: “La politica non è come la matematica: non basta che tu metta a fianco le sigle. Le sigle devono avere credibilità in termini di programma e credibilità in termini di classe dirigente. Per questo motivo insisto sul fatto che bisogna partire dall’esperienza e ho citato due esperienze concrete di governo, il Conte Due e la giunta Zingaretti con l’ingresso del M5s. Il 25 settembre è stato un errore, ma quell’errore dobbiamo ripararlo, non approfondirlo. E – continua – la vicenda del Lazio rileva, in primis per questa regione, una prospettiva politica. Se non ricostruiamo le condizioni per quella prospettiva politica, deve essere chiaro a tutti che l’Italia e la Regione Lazio un governo progressista, per una fase, se lo scordano. Quelle riforme di cui il mondo del lavoro, la sostenibilità ambientale e le famiglie hanno drammaticamente bisogno non arrivano”.
L’ex parlamentare chiosa: “Il mio libro è nato in previsione della scadenza naturale della scorsa legislatura, marzo 2023. L’obiettivo era da settembre del 2022 per i 6 mesi successivi lavorare insieme al Pd e al M5s per definire una lettura e qualche linea di programma comune. Questo non è stato possibile ma questo lavoro va portato avanti con scelte concrete perché la politica non è una riflessione astratta. Oggi questa è la partita che si gioca nella Regione Lazio e che ha una portata non solo regionale, ma anche nazionale“.