Calcio

Le maglie dei Mondiali all’asta: l’iniziativa dell’Olanda per i lavoratori migranti in Qatar

Il capitano della squadra Virgil van Dijk: "Hanno lavorato su stadi, infrastrutture e sistemazioni alberghiere in condizioni molto dure. Vogliamo dare un contributo concreto anche dagli spogliatoi"

I fondi serviranno a proteggere i diritti dei lavoratori migranti, fornendo assistenza legale e sviluppo personale, nonché a finanziare attività sociali come il calcio. L’Olanda ha deciso che metterà all’asta le proprie magliette utilizzate ai Mondiali e donerà il ricavato ai lavoratori sfruttati in Qatar: lo ha dichiarato la Royal Netherlands Football Association (Knvb).

Il capitano della squadra Virgil van Dijk ha detto che “non è sfuggito a nessuno” che il torneo ha avuto un impatto sui lavoratori migranti in Qatar. “Hanno lavorato su stadi, infrastrutture e sistemazioni alberghiere in condizioni molto dure. Lo ricorderemo durante tutte le nostre attività lì. È chiaro a tutti che queste condizioni devono migliorare. Molto è già stato fatto dai consigli di amministrazione per migliorare la situazione dei lavoratori migranti. Ma vogliamo dare un contributo concreto anche dagli spogliatoi”, ha spiegato il difensore del Liverpool.

“L’asta inizierà subito dopo il primo fischio di una partita della Coppa del Mondo olandese e durerà fino al calcio d’inizio della partita successiva”, si legge nella dichiarazione della Knvb. Le maglie indossate dalla squadra olandese nelle partite di Nations League contro Polonia e Belgio sono state messe all’asta a settembre, raccogliendo oltre 50mila sterline per sostenere i lavoratori migranti nel paese arabo.