Il coordinatore lombardo Violi e il capogruppo al Pirellone Di Marco nella Capitale per incontrare il leader del Movimento. Intanto il consigliere regionale, a margine della seduta, fa intendere che il dialogo con i dem non è chiuso a priori: "Dipenderà dal programma"
Mentre i dem in Lombardia ancora sembrano incagliati sul sostenere o meno Letizia Moratti (anche se Enrico Letta l’ha già smentito), i vertici 5 stelle sono andati a Roma per incontrare Giuseppe Conte. E iniziare a capire come muoversi in vista della sfida elettorale. Il problema centrale è sempre lo stesso: l’alleanza giallorossa può rinascere e può trovare terreno fertile proprio alle Regionali? Nel Lazio il capitolo sembra già archiviato, ma in Lombardia i giochi sono ancora aperti.
A tenere aperta la porta è stato, oggi, il consigliere regionale M5s Massimo De Rosa che, a margine della seduta al Pirellone, ha anche parlato del candidato dem che potrebbe trovare il loro accordo: “Pierfrancesco Majorino“, ha detto rispondendo alle domande sull’ipotesi di candidatura dell’eurodeputato dem, “è una persona con cui si può discutere e dialogare” e con cui “sui temi ci si può iniziare a trovare. Certamente non è un nome che sosteniamo in questo momento per la campagna elettorale”, ma è una “delle varie frange del Pd con cui si può ragionare“. Ma, ha continuato, “il problema in generale è capire nel centrosinistra con chi si sta parlando. Ad oggi non sappiamo in base alla persona con cui si dialoga quali siano gli obiettivi, i programmi e i temi su cui dialogare”. Quindi prima “dovranno fare chiarezza al loro interno” poi “noi comunque proporremo dei temi e da lì vedremo se e cosa può venire fuori”.
A scendere a Roma per parlare con Conte sono stati il coordinatore lombardo Dario Violi e il capogruppo al Pirellone Nicola Di Marco. Al centro della discussione il programma pentastellato e il perimetro dell’eventuale alleanza. “Oggi ci sarà un confronto e nei prossimi giorni, nelle prossime ore”, ha detto sempre De Rosa, “si uscirà con una posizione chiara che metterà tutte le carte sul tavolo in modo da capire chi può starci e chi non può starci e dove si vuole andare a parare con queste elezioni regionali”.
Nel Partito democratico però, regna il caos. Nel weekend si è candidato autonomamente (e strappando con i suoi) l’assessore Pierfrancesco Maran: un nome che trova il favore del Terzo Polo, ma non di tutto il partito. Intanto Pierfrancesco Majorino sta prendendo tempo: “Io ci sono se, e solo se, contribuisco a unire e a risolvere una situazione complicata”, ha detto a Radio Popolare. Per quanto riguarda la possibilità di allargare l’alleanza di centrosinistra ai 5 Stelle, Majorino ha chiesto che si faccia “un confronto alla luce del sole: se non siamo d’accordo, una stretta di mano e ognuno gioca la sua partita. Se ci sono idee che uniscono per il futuro della Lombardia, evitiamo di correre divisi. Proviamoci”.