La manifestazione aveva un montepremi di quasi 10mila euro grazie soprattutto a una raccolta fondi durata due mesi. Tenori, baritoni, soprani e regista parteciperanno all'allestimento delle opere di Puccini e Poulenc
Il regista Alessandro Pasini, i soprani Luisa Bertoli e Brigitte Keusch, il tenore Giuseppe Infantino e il baritono William Allione sono i vincitori del secondo concorso internazionale di lirica Giancarlo Aliverta, nato nel 2021 per sostenere gli artisti under 35 dopo il periodo difficile della pandemia che ha colpito i teatri. La manifestazione è nata grazie all’impegno di Gianmaria Aliverta, regista lirico e fondatore di VoceallOpera, associazione che a Milano dal 2013 tenta di portare la lirica in periferia, a basso costo e con produzioni che coinvolgono i cantanti che iniziano la loro carriera. Il concorso aveva un montepremi di quasi 10mila euro, 6mila dei quali frutto di una raccolta fondi alla quale hanno partecipato 62 donatori in due mesi. Al concorso hanno partecipato iscritti provenienti da tutto il mondo: oltre all’Italia, erano rappresentate anche Cina, Corea, Giappone, Brasile, Messico, Svizzera, Perù, Ucraina, Russia e Stati Uniti. Premi speciali sono andati al soprano Arianna Giuffrida e, di nuovo, a Luisa Bertoli.
Il concorso ha messo in palio anche la possibilità di debutto nei ruoli de La Bohème di Giacomo Puccini e La voix humaine di Francis Poulenc e nel caso del regista di allestire l’opera ad atto unico e una voce. I vincitori hanno ricevuto anche premi in denaro, abbonamenti a OperaBase (il più importante e autorevole portale sulla lirica), ,interviste sul magazine OperaLife e audizioni nei teatri di La Coruña, Vilnius, Genova, Bari, Bologna e Sassari.
Il regista che si è aggiudicato il primo premio è Alessandro Pasini, 29 anni, il migliore su 11 secondo la giuria composta da Gianmaria Aliverta, che è regista e anche docente di arte scenica, Massimo Cecchetto (scenografo e direttore di Allestimento scenico alla Fenice di Venezia), Alberto Mattioli (scrittore, giornalista e drammaturgo) e Alberto Triola, sovrintendente de La Toscanini di Parma.
I cantanti iscritti al concorso erano invece 54. La Bohème – che verrà co-prodotta da VoceallOpera e dall’Orchestra senza spine di Bologna – vedrà nel ruolo di Rodolfo – il giovane innamorato della protagonista Mimì – il tenore Giuseppe infantino (27 anni), mentre per i ruoli di Marcello e Schaunard l’ha spuntata William Allione (27 anni). Per il ruolo di Schaunard si è distinto anche il 32enne Antonino Giacobbe che è risultato “idoneo“, nel senso che la direzione artistica – in fase di allestimento dell’opera pucciniana – avrà una considerazione di riguardo. Per il ruolo di Elle in La voix humaine si è verificato un ex aequo. A vincere sono state Luisa Bertoli, 29 anni, e Brigitte Keusch, 26.
Il concorso per i cantanti finalisti non si è concluso con la serata finale. I donatori della raccolta fondi – dopo la visione delle performance della finale – decideranno infatti a chi assegnare l’ultimo riconoscimento, cioè il Premio OperaLife, che dà l’opportunità di un’intervista e del monitoraggio delle attività dell’artista per 6 mesi sul periodico specializzato.
Bertoli ha vinto anche il premio speciale Accademia del belcanto Rodolfo Celletti, che consiste in un posto nell’istituto per il 2023. L’altro premio speciale, intitolato ad Alfredo Brescia, è andato ad Arianna Giuffrida (26 anni), che ha ricevuto il riconoscimento (una borsa di studio di 500 euro) dalla moglie di Brescia, il mezzosoprano Ilia Aramayo Sandivari.
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Tutte le foto in questa pagina sono di Gianpaolo Parodi e sono state gentilmente concesse dall’associazione Voceallopera