Polemica incandescente a “La Zanzara” (Radio24) tra uno dei conduttori, David Parenzo, e Romano Malaspina, storica voce di anime giapponesi, come Goldrake e Jeeg Robot d’acciaio, ma anche di celebri attori, come Roger Moore, Humphrey Bogart e John Nettles nel telefilm “L’ispettore Barnaby”.
Il doppiatore 82enne interviene a sorpresa nel programma radiofonico per redarguire Giuseppe Cruciani sulla X Mas, definita dal giornalista “milizia fascista”: “Sono addolorato per la sua affermazione. La X Mas era un corpo specializzato della Marina Militare italiana. Ci sarà stato tra loro anche qualche fascista, ma non erano fascisti. Erano patrioti! È un concetto desueto ormai”.

Inevitabile lo scontro con Parenzo, che dà a Malaspina del repubblichino e dell'”Istituto Luce” e che ribatte: “La X Mas era un branco di criminali al servizio di baffino. A me lei sembra un fascista”.
Malaspina, che cadenza le sue risposte a Parenzo con “Vada a fare in culo a Tel Aviv” e “Merda piena di pus”, precisa: “Mio padre era monarchico, come tutti gli italiani. E io sono onorato di aver avuto un fratello nella Folgore! Folgore! Folgore! Folgore! Ma non era fascista purtroppo. Io invece sono monarchico”.
“Lei è mona, non monarchico”, replica Parenzo.
“Ho fatto 60 cartoni animati e 300 film”, spiega poi Malaspina rispondendo a una domanda di Cruciani.
“Vabbè, ma resta sempre un coglione”, commenta Parenzo.

Cruciani cerca di stemperare la querelle mandando in onda la sigla di “Goldrake” e l’anziano doppiatore urla con orgoglio più volte: “Alabarda spaziale!”.
Ma lo scontro si rinfocola ancora sul fascismo, riguardo al quale Malaspina sentenzia: “In Italia non ci sono fascisti, ma solo macchiette come Salvini, ragazzo da bar dello Sport, e altre formazioni ridicole come Forza Nuova, che col suo comportamento innesca un antifascismo purtroppo vitale da 70 anni. Hanno fatto tutti carriera con l’antifascismo. Come diceva Churchill, grande reazionario, in Italia c’erano 40 milioni di fascisti e il giorno dopo 40 milioni di partigiani”.
“Senti la banalità – insorge Parenzo – Ecco la stupidaggine di Jeeg Robot. Lei è un ignorante, un povero imbecille che ha rincoglionito milioni di generazioni con quel Jeeg Robot del cazzo. Ma vi pare che un doppiatore si esprima in questo modo? Povero cretino”.
Malaspina si vanta di conoscere a memoria la Divina Commedia e declama le sue origini illustri risalenti a Franceschino Malaspina, che nel 1306 ospitò in Lunigiana Dante Alighieri. E chiede a Parenzo: “Tu invece chi hai ospitato, merda?”.
La bagarre proseguirà ancora per vari minuti e sarà poi fermata da Giuseppe Cruciani, che chiederà alla regia di interrompere la telefonata.

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