La 25enne, come riporta il sito indiano The Statesman, è andata all'ospedale Safdarjung nel reparto maternità e si è presentata come lavoratrice di una Ong che lavora per i bambini appena nati e le loro madri
Rapisce un neonato per compiere un sacrificio e far ritornare in vita il padre morto. Una donna di 25 anni è stata arrestata dalla polizia di Amar, a sud-est di Delhi, in India. L’imputata si sarebbe messa a cercare un neonato nella zona in quanto sarebbe venuta a sapere che il sacrificio umano di un neonato dello stesso sesso avrebbe potuto far rivivere suo padre e riportarlo in vita. La 25enne, come riporta il sito indiano The Statesman, è andata all’ospedale Safdarjung nel reparto maternità e si è presentata come lavoratrice di una Ong che lavora per i bambini appena nati e le loro madri.
Lì ha scelto la sua vittima in ospedale e per conquistare la sua fiducia e quella della madre ha iniziato a visitare far visita loro per diverso tempo. Il 10 novembre scorso sarebbe riuscita con successo a rapire il neonato. Secondo quanto testimoniato dalla vera madre del neonato, l’imputata avrebbe “promesso di fornire medicine e consulenza gratuite alla madre e al bambino”. Poi li ha seguiti, ha anche visitato la loro casa e il giorno del rapimento ha indotto la madre del bambino a consegnarglielo con la scusa di una gita. La madre, subodorando la strana richiesta, ha fatto accompagnare i due da sua nipote 21enne che però è stata messa fuori uso dalla rapitrice con una bibita fresca probabilmente drogata. A quel punto è scattata la denuncia e in poche ore la polizia ha arrestato la rapitrice, ritrovando il neonato rapito sano e salvo.