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“Non tutti i delinquenti sono matti”, la procura chiede l’ergastolo per Benno Neumair

Il bolzanino, di 31 anni, ha confessato il duplice omicidio dei suoi genitori Laura e Peter e l'occultamento dei loro cadaveri, gettati nel fiume Adige
“Non tutti i delinquenti sono matti”, la procura chiede l’ergastolo per Benno Neumair
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“La società ha bisogno di essere rassicurata e vuole pensare che un delitto come questo sia stato compiuto da un matto. Ma così come tutti i matti non sono delinquenti, dobbiamo dire che non tutti i delinquenti sono matti” ha detto il sostituto procuratore Igor Secco durante la sua requisitoria in occasione dell’udienza sul processo a Benno Neumair, accusato di aver ucciso entrambi i genitori. Sulla capacità di intendere e di volere del 31enne al momento dei due omicidi dei genitori si gioca gran parte della partita su cui dovranno decidere i giudici della Corte d’assise di Bolzano.

“Questo processo è la cartina di tornasole di tutte le problematiche che la giurisprudenza e la psichiatria hanno dovuto affrontare in materia di capacità di intendere e di volere, e ancora prima in materia di definizione della pazzia” ha aggiunto. L’accusa ha poi chiesto l’ergastolo. Il bolzanino, di 31 anni, ha confessato il duplice omicidio dei suoi genitori Laura e Peter e l’occultamento dei loro cadaveri, gettati nel fiume Adige. La richiesta è stata formulata dai sostituti procuratori Igor Secco e Federica Iovene (nella foto) durante la requisitoria davanti alla Corte d’assise di Bolzano. L’accusa ha chiesto che non vengano riconosciute eventuali attenuanti perché la confessione sarebbe superflua perché fatto dopo il ritrovamento della salma della madre. L’imputato non è presente in aula.

Dopo la requisitoria, prenderanno la parola gli avvocati di parte civile – in rappresentanza di Madè, sorella di Benno, e di Carla Perselli, sorella di Laura – e successivamente si terranno le arringhe degli avvocati difensori di Benno. La Corte ha previsto per la discussione del processo, comprese le repliche, tre giornate: da domani a sabato. In base a questo calendario dei lavori, la Corte dovrebbe ritirarsi già sabato in camera di consiglio così da poter dare lettura del dispositivo della sentenza nella serata dello stesso giorno. Nel caso in cui la discussione dovesse invece protrarsi fino ad occupare l’intera udienza di sabato, la Corte d’assise si vedrebbe costretta a rinviare la camera di consiglio a lunedì ,se non addirittura a domenica.

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