Prove su strada

Polestar 2, la prova de Il Fatto.it – Elettrica e aristocratica – FOTO

Abbiamo guidato la nuova berlina a batteria del marchio premium svedese, "costola" di Volvo: non a caso, al vettura nasce sulla stessa piattaforma CMA di Volvo Cars. Il listino parte da poco sotto i 51 mila euro, ed ecco com'è e come va su strada

“Non vogliamo essere per tutti, la nostra macchina è esclusiva”, così Alexander Lutz, direttore generale per l’Italia di Polestar, a margine della presentazione italiana della Polestar 2, spiega la filosofia dietro al brand svedese che produce esclusivamente auto 100% elettriche. Di proprietà di Geely e di Volvo, Polestar è già presente su 27 mercati a livello globale (punta ad arrivare a 30 entro il 2023), con più di 3000 dipendenti e 3 impianti di produzione. Il più importante è quello di Chengdu, in Cina, dove il 100% dell’elettricità utilizzata proviene da fonti rinnovabili, poi c’è quello di Taizhou e, a breve, partirà anche quello negli Stati Uniti, in Sud Carolina. La Ricerca e Sviluppo viene fatta a Coventry, in UK, mentre il quartier generale è a Goteborg.

La Casa svedese, nata come costola sportiva di Volvo nel 2017, non punterà a volumi di massa, quanto piuttosto a posizionarsi come prodotto premium di nicchia. Lutz non nasconde il forte legame con Volvo, a partire dal fatto che il CEO di Polestar, Thomas Ingenlath, era il Senior Vice President del Design proprio in Volvo. Sempre di Volvo sono i sistemi di sicurezza delle auto ma anche la gestione di tutto il post vendita. Chi compra una Polestar infatti, potrà usufruire dei 66 punti service di Volvo presenti su tutto il territorio italiano, anche per il pick-up and delivery.

L’elemento caratterizzante del brand sarà piuttosto l’esperienza di acquisto. La vendita viene fatta direttamente sul sito, ma poiché “abbiamo bisogno di rendere il mondo digitale più umano” Lutz spiega che ci sarà comunque un consulente del customer care che seguirà il cliente dall’inizio alla fine del processo, con una gestione one-to-one. Sarà comunque possibile vedere, toccare e provare le auto anche negli “Space”, delle gallerie d’arte urbana che nasceranno a Milano e a Roma. Ci saranno inoltre del “Test drive hub”, il primo dal 16 al 18 dicembre a Milano e hinterland, per poi partire per un roadshow in tutta Italia.

Invitata speciale di questi eventi sarà la Polestar 2, in vendita dal 17 novembre in Italia, con tempi di consegna record: 4 settimane. Le prime arriveranno quindi già entro la fine dell’anno. Disponibile con batterie da 69 o 78 kWh, la prima è la Standard Range e il motore elettrico è posto all’anteriore, può essere ricaricato in corrente continua fino a 130 kW, ha un’autonomia dichiarata della Casa in WLTP fino a 474 km, 170 kW (231 cv), 330 Nm di coppia e avrà un prezzo di partenza di 50.900 euro. La seconda versione è la Long Range, declinata sia con un motore singolo che Dual motor con trazione integrale. Quest’ultima avrà un’autonomia fino a 482 km e la possibilità di ricaricare in corrente continua fino a 155 kW, 300kW (476 cv), 660 Nm di coppia, uno scatto da 0 a 100 in 4,7” e un prezzo di partenza di 57.900 euro.

Abbiamo avuto la possibilità di metterci al volante della Polestar 2 Long Range single motor con batteria da 78 kWh e trazione anteriore. 170 kW (231 cv), 330 Nm coppia, scatto da 0-100 km in 7,4. Con la ricarica veloce va dal 10 all’80% in 35 minuti, ha un’autonomia dichiarata di 542 km e un prezzo di partenza di 54.400 euro. Basata sulla piattaforma CMA di Volvo Cars, la stessa della XC40 e C40, Polestar 2 è una fastback elettrica lunga 4,6 m, larga 1,985 m e un passo 2,735 m. Le linee sono nette e decise e fanno pensare a una berlina sportiva. Esternamente array di LED vengono usati tutto intorno all’auto e la identificano immediatamente. La barra luminosa posteriore a LED usa un totale di 288 LED ed è di grande impatto visivo. Molto belli anche gli specchietti esterni con una forma particolare e senza cornice.

Entrando si respira un’eleganza essenziale e pulita, dove la parola d’ordine è sostenibilità. I materiali sono infatti interamente vegani, con inserti in legno.
Il posto guida rimane un po’ più alto rispetto a quello di una berlina classica, la visibilità è buona e, dove non arriva l’occhio, la telecamera e i sensori posteriori fanno il resto. Cuore pulsante e parlante all’interno della macchina è il display centrale da 11,2” con Android Automotive OS, sviluppato in collaborazione con Google. Chi già usa i sistemi con Android si sentirà praticamente a casa, con la possibilità di utilizzare funzioni come Maps e l’assistente vocale e potrà anche sfruttare tutte le app e l’ecosistema del Google Play Store. Ma anche chi usa Apple e iOS non avrà alcun problema di compatibilità.

Dietro al volante si trova un display da 12,3” che permette al guidatore di avere tutte le informazioni di viaggio. Nonostante le quasi 2 tonnellate di peso, la Polestar 2 è agile, maneggevole e piacevole da guidare. Confortevole per tutti, non nasconde il DNA sportivo, che arriva dal passato nelle corse. Specialmente in città, è molto comodo usare la modalità “one pedal”, che può essere regolata su tre diversi livelli di intensità. Si può scegliere anche la forza di sterzata, col volante che può diventare più o meno sportivo e comunicativo in base alla strada o al vostro stile di guida.

Molto lo spazio a disposizione, non solo per i passeggeri. Il bagagliaio, di 405 litri che arrivano a 1.095 se si abbattono i sedili posteriori, è capiente ed è molto intelligente e utile la paretina che si può alzare per i carichi più piccoli o per le borse. Davanti invece c’è un piccolo scomparto di 41 litri dove tenere i cavi per la ricarica. I consumi registrati nel corso del nostro breve test drive si sono assestati intorno ai 19,5 kWh/100 km, leggermente superiori a quelli dichiarati dalla casa che sono di 17,1-18,6 kWh/100 km.

Molte le dotazioni di serie, a partire dai cerchi in lega da 19”, luci full LED, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, telecamera posteriore e diversi sistemi di assistenza alla guida. Sono comunque offerti tre pacchetti per incrementare le già ottime dotazioni. Il Plus Pack, da 4.500 euro, che include ad esempio il tetto panoramico e la ricarica wireless per il cellulare, il Pilot Lite Pack, da 3.000 euro, con telecamera a 360° e l’assistenza alla guida con ACC e Pilot Assist. C’è anche il Performance Pack, 6.500 euro, che prevede un upgrade del software che porta la potenza a 350 kW e 680 Nm di coppia, freni Brembo, pneumatici da 20”, ammortizzatori Ohlins DFV regolabili manualmente per migliorare tenuta di strada e maneggevolezza, oltre alle cinture di sicurezza e altri dettagli in Swedish Gold.

Dal 2022 Polestar prevede di lanciare un nuovo veicolo elettrico all’anno, iniziando con Polestar 3, il primo sport utility elettrico ad alte prestazioni del brand, lanciato nell’ottobre di quest’anno. Nel 2023 dovrebbe seguire Polestar 4, un suv coupé elettrico più compatto. Nel 2024 sarà la volta di Polestar 5, una GT a 4 porte elettrica con 884 Cv pensata come evoluzione di Polestar Precept, la concept car creata nel 2020 come manifesto del marchio, che incarna la sua visione futura in termini di design, tecnologia e sostenibilità. Per il 2026 è invece previsto l’arrivo di Polestar 6, una versione di una seconda concept car, una roadster che mette l’accento su un’esperienza di guida dinamica. Insomma un’auto all’anno con il numero progressivo, proprio come un iPhone.